Submitted by redazione on Wed, 05/06/2013 - 08:12
Submitted by Suddovest on Tue, 14/05/2013 - 10:55
''Dedicato alla Via Neve''. Questo il titolo dell'iniziativa dell'Associazione artistico-culturale Culturart svoltasi Venerdi' 17 maggio ad Agrigento.
Il motore dell' evento, realizzato con il patrocinio del Comune di Agrigento, e' stato il ricordo, a due anni dalla scomparsa, di Mariuccia Linder (1952-2011), attrice e poetessa agrigentina del Piccolo Teatro Pirandelliano. La commemorazione e' stata preceduta da una estemporanea di pittura e scultura che ha avuto inizio intorno alle 16,00. A seguire l'attrice Rosa Maria Montalbano ha letto dei componimenti e una poesia che proprio la Linder aveva dedicato alla strada oggi divenuta fulcro del centro culturale e luogo di incontro di artisti italiani e stranieri, di turisti e cittadini. Tra gli artisti che fanno parte dell'associazione si fa nota della presenza dello scultore Fortunato Alfeo, della pittrice Francesca Cumella e della ceramista e costumista Donatella Giannettino. La musica e i balli sono stati affidati al Duet Tango di Peppe Cammarata e Angelo Sanfilippo.
Si e' trattato, dunque, di una serata dedicata anche alla Via Neve, ai suoi balconi, tetti e raggi di sole; ma sopratutto all'emozione che rivive ancora, riecheggiando, nelle parole della poetessa.
L'arte attraverso se stessa, e la memoria che interroga l'identita' dei nostri vissuti, e' dunque giunta al suo spazio, ma ancor piu' al radicamento nel ricordo vissuto e visibile. Questo e' stato sancito dall'apposizione e dalla scopertura di un marmo commemorativo con forma di pergamena che e' stato collocato all'angolo Monte dei Pegni, dove la poesia potra' risuonare alla vista di ognuno.
Submitted by redazione on Sun, 28/04/2013 - 18:44
Eugenio Scalfari ci invita ad accettare la seguente proporzione: la sinistra stia verso il governo Letta come Togliatti della svolta di Salerno stette col governo Badoglio ( 1944).Vi sarebbero oggi condizioni emergenziali tali da suggerire una convergenza dell'intero schieramento politico così come allora l'emergenza dell'occupazione nazi-fascista dell'Italia consigliò la collaborazione di forze opposte.
Submitted by redazione on Sat, 06/04/2013 - 14:00
Il sindaco di Firenze Matteo Renzi dice: “stiamo perdendo tempo”. Ha ragione. Stiamo perdendo tempo.
Submitted by Suddovest on Sun, 17/03/2013 - 12:36
La scorsa settimana ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo e' stato presentato al pubblico, con discreto successo, un film del giovane filmaker Davide Gambino, intitolato 'Pietra pesante' dedicato a Lorenzo Reina, scultore, artista e anche pastore di Santo Stefano Quisquina. Online è visibile il
trailer. “Pietra pesante” sarà presentato, in primavera, a Santo Stefano Quisquina, negli stessi luoghi teatro del film, quando lo scultore inaugurerà la sua torre-museo dove si potranno ammirare le sue opere più belle.
Submitted by redazione on Fri, 15/03/2013 - 16:06
(Wanda Calaciura, un'amica di Suddovest, moglie di Tano Siracusa, è morta giovedì mattina in seguito ad un malore fulminante. La redazione di suddovest si sente molto vicina a Tano, fondatore e collaboratore prestigioso di questo sito. Pubblichiamo il pensiero che Vincenzo Campo le ha dedicato su Fb)
Submitted by redazione on Sun, 10/03/2013 - 07:59
La morte di David Rossi è la tragedia più cruda e terribile di una città, Siena, che non sarà più la stessa. Sommersa dai debiti, con il Monte dei Paschi di Siena, il comune e l'università annegati nei paurosi buchi di bilancio, la città che fu del buon governo, come ancora ci ricorda l'affresco di Ambrogio Lorenzetti, affonda.
Submitted by redazione on Mon, 04/03/2013 - 11:39
Lo debbo ammettere, per quel che conta: ero abbastanza certo che il voto avrebbe potuto disegnare due scenari: il primo, che sembrava difficile ma non impossibile, maggioranza per Bersani alla camera e al senato; il secondo, maggioranza alla camera, ma al senato accordo con Monti per averla.
Submitted by redazione on Sat, 09/02/2013 - 16:40
Guidando l’auto nella propria città può capitare di trovarsi immersi in uno stato di coscienza stuporoso, favorito dagli automatismi dell’abitudine, nel quale la consapevolezza di sé e del mondo esterno galleggia sul confine incerto fra una completa evanescenza e l’illuminazione rivelatrice. In queste condizioni un evento minimo, reso pressoché invisibile e comunque insignificante dalla sua reiterazione, può liberare all’improvviso ulteriori e più vasti orizzonti di
Submitted by Suddovest on Tue, 22/01/2013 - 14:05
Se ci si vuol fare un'idea del nord del Cile, di quella parte del Cile che sta trainando un'economia nazionale con previsioni di crescita del PIL superiori al 5%, bisogna andare a Iquique, facendo magari in modo di arrivare di sera. Allora la citta' appare improvvisamente dietro una curva della strada in picchiata dall'altipiano desertico, una distesa di luci brulicante per chilometri, dalla cresta delle colline giu' fino all'oceano, dove le luci si arrampicano nelle verticalita' dei grattacieli.
La stazione degli autobus, moderna e funzionale, si trova vicino al porto e a dieci minuti a piedi dalla piazza centrale, il vecchio centro della citta' che ha conservato gran parte delle sfarzose quinte architettoniche di un secolo fa. Qui in Cile il liberty si e' esercitato soprattutto sul legno, una delle grandi risorse del paese. E in legno sono la maggior parte delle costruzioni che la circondano, i palazzi a due piani, il grande teatro, dei magnifici locali costruiti dalla comunita' croata, dove i restauri e la manutenzione restituiscono intatta la ricchezza e l'eleganza della belle e'poque latinoamericana, della sua impronta internazionale.
Ma dove il centro di Iquique mostra per intero la sua dimensione scenografica e' dove la piazza si restringe e si distende lungo il paseo Baquedano, una strada larga, diritta e pedonalizzata. Qui si affacciano soltanto costruzioni in legno, tutte in stile georgiano, costruite fra il 1820 e il 1920, alcune con la terrazza ricoperta da un tetto e senza pareti. Colonne, balaustre, archi, e colori pastello. Abitazioni che da quasi due secoli resistono all'erosione del tempo, agli incendi e negli ultimi anni all'aggressione delle grandi imprese edilizie, che hanno gia' divorato la costa e i dintorni a est della piazza, dove si affaccia la Cattedrale e si allunga il porto.
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