Due anni addietro Giorgia ed io abbiamo comprato casa, in centro storico ovviamente. L'abbiamo ristrutturata e da due settimane la abitiamo. Identica cosa hanno fatto Viviana e Danilo, lo ha fatto Daniela, e a breve stessa sorte seguiranno Ornella, Mimmo, Ombretta e Giandomenico. Anche Marcello, ne sono convinto, prima o poi seguirà acquisterà casa. E poi ci sono Giovanni, Tano che ci hanno anticipato ristrutturando bellissime case di famiglia e che adesso abitano, il primo durante i suoi frequenti soggiorni ad Agrigento, il secondo destinandovi dimora quotidiana. E chissà quanti altri Danilo, Viviana, Marcello e Mimmo ci sono ad Agrigento.
Vi scrivo di questo per porre all'attenzione condivisa una serie di accadimenti, di cause ed effetti, ed insieme su questi ragionare. La prima considerazione che mi sovviene riguarda l'aspetto economico: l'importo di denari investito ed utilizzato dagli amici sopra citati, per ristrutturare la propria parte del centro storico è senza dubbio molto più robusto di quanto intere amministrazioni pubbliche nel corso di alcuni lustri hanno utilizzato per lo stesso fine. E all'obiezione che si tratti di immobili privati, proprie case, sottolineo come queste hanno si, un lato privato che riguarda la bontà degli spazi interni, la suddivisione degli ambienti, la fruizione degli ambiti esclusivi e la loro possibilità di essere vissuti, ma possiedono anche un aspetto pubblico; penso ai prospetti delle stesse abitazioni, alle loro facciate, agli infissi e le persiane in legno, agli intonaci color della terra, alle grondaie in rame. Aspetto che è pubblico, che dona quindi decoro al lato esteriore ed esterno delle strade e dei cortili sui quali queste abitazioni insistono. Basti pensare, inoltre, che qualsiasi regolamento edilizio comunale trattiene come propria prerogativa decisionale parametri e modi, vincoli ed autorizzazioni degli interventi sulle facciate degli edifici. Ma su questo aspetto ritornerò a breve.