Submitted by Suddovest on Sun, 20/01/2019 - 15:22
Non so se qualcuno abbia scritto sul successo che sta riscuotendo in sala il film di Schnabel su Van Gogh. Un successo per molti versi sorprendente, difficilmente spiegabile. Dopo un formidabile lancio pubblicitario sui media televisivi, il film in Italia è uscito il 3 gennaio piuttosto in sordina. Dopo due settimane è il quinto film più visto nelle sale italiane. Un successo commerciale.
Il fatto è abbastanza sorprendente perché ’Van Gogh, sulla soglia dell’eternità’ è un film che ha tutte le caratteristiche dell’opera d’autore, dall’uso non pretestuoso del soggetto storico - uno scorcio biografico del pittore olandese - alla sceneggiatura che dirada i dialoghi, dall’uso spiazzante delle musiche originali e del sonoro, dal montaggio scandito da sconnessioni temporali e sintattiche alla oltranzistica cifra visionaria dello stile.
Submitted by redazione on Thu, 26/01/2017 - 12:42
Nella speranza di poter vedere presto anche ad Agrigento Silence, il film di Martin Scorsese sulla durissima repressione subita dai missionari gesuiti in Giappone, tra la fine del XVI e il principio del XVII secolo – pellicola che già da alcune settimane è in sala in molte città italiane – ripenso al periodo in cui ho frequentato, da convittore, il collegio universitario ignaziano di Casa Professa, chiuso ormai da diversi anni, ufficialmente perché il comune di Palermo
Submitted by Suddovest on Sat, 14/01/2017 - 14:00
Jim Jarmusch (Daumbailò, Strangers than paradise) appartiene alla non folta compagine di “autori totali” (come Malick e Dolan e da noi Garrone e Sorrentino) che sin dall’esordio lavorano con rigore e coerenza all’approfondimento di una personale idea di cinema, sideralmente lontana da quella (ammesso che sia un’idea) adrenalinica o effettistica dei prodotti, talvolta persino inappuntabili nella “confezione”, che vanno per la maggiore e godono di una imbattibile preponderanza distributiva. L’idea di Jarmusch è insieme semplice e affascinante: se una faccia o un oggetto o una luce sono importanti, fermati a guardarli, dai tempo alla tua visione di diventare la visione dello spettatore.
A questa regola non fa eccezione Paterson, diretto e sceneggiato dallo stesso Jarmusch, opera di trama esile e quasi inesistente che racconta una settimana nella vita ordinaria di una coppia di giovani molto innamorati e molto comuni. Lui si chiama come la città in cui vivono, Paterson (Adam Driver, già visto nell’ottimo Hungry hearts di Saverio Costanzo), e per campare fa l’autista d’autobus; la moglie Laura (Goldshifteh Farahani) è invece una allegra e creativa casalinga che fa dolci squisiti e sogna di diventare una cantante.
Niente sembra turbare o anche soltanto increspare la routine risveglio colazione lavoro ritorno (un guasto all’impianto elettrico del vecchio mezzo è il massimo dell’imprevisto); nessun particolare avvenimento attende dietro l’angolo il giovane Paterson, che ogni giorno guida il suo autobus numero 23 e ogni sera porta a spasso il cane e si ferma per una birra e due chiacchiere al bar del vecchio collezionista di fotografie di glorie locali.
Submitted by Suddovest on Sun, 05/10/2014 - 20:52
'Biagio', un nuovo film di Pasquale Scimeca sulla storia del missionario palermitano Biagio Conte sara' presentato al Festival Internazionale del Film di Roma all'Auditorium Parco della Musica al 16 al 25 ottobre. Nel cast, Marcello Mazzarella, Vincenzo Albanese, Renato Lenzi, Omar Noto, Doriana La Fauci, Silvia Francese. Questo e' il trailer della pellicola.
Daniele Moretto per il periodico agrigentino Fuorivista (non piu' pubblicato dal 2005) ha incontrato Fra' Biagio undici anni fa. Di seguito riportiamo l'articolo.
Submitted by Suddovest on Fri, 22/08/2014 - 11:08
Submitted by Suddovest on Mon, 17/02/2014 - 16:35
Tre film usciti nel primo mese dell'anno ci invitano a riflettere sulla ricchezza, o per meglio dire sul ''miraggio della ricchezza'' e sul suo potere di attrazione, capace di condurre gli individui che ne sono toccati (dominati) sulla via di un ascetismo rovesciato che ha come obiettivo l'abbraccio santificante col ''dio denaro'', il feticcio trascendente da cui è mosso chi si lascia tutto alle spalle per raggiungere la meta agognata - la ricchezza - che ha però lo strano, malefico sortilegio di non essere mai abbastanza, così come per il mistico medievale mai abbastanza vicino era il dio del proprio insoddisfatto desiderio. Nel primo film del trittico, Nebraska di Alexander Payne, il tema del miraggio, che sta sullo sfondo, ha una ricaduta positiva perché dà a un padre e a un figlio la possibilità di conoscersi meglio nel tempo di un viaggio e di una permanenza nella cittadina dove il genitore è nato e a lungo vissuto; nel secondo e nel terzo, Il capitale umano di Paolo Virzì e The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese è invece al centro dei racconti, è il nucleo attorno al quale girano ora lente ora vorticose e instabili le vite dei personaggi, irresistibilmente catturate dalla forza ossessionante della ricchezza per la ricchezza, del denaro per il denaro, corpo mistico e tracciato digitale che domina le menti e visione salvifica che non fa dormire.
Submitted by redazione on Tue, 13/08/2013 - 11:41
I fratelli Mancuso e Lorenzo Reina modi particolari di essere siciliani. Modi che si confrontano con la modernità, che osano insieme esserne espressione e suo possibile superamento. La musica e i testi di Lorenzo ed Enzo Mancuso non hanno nulla a che vedere con il repertorio sicilianista, né tanto meno col folklore, forma subalterna di resistenza alla modernità.
Submitted by Suddovest on Sun, 17/03/2013 - 12:36
La scorsa settimana ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo e' stato presentato al pubblico, con discreto successo, un film del giovane filmaker Davide Gambino, intitolato 'Pietra pesante' dedicato a Lorenzo Reina, scultore, artista e anche pastore di Santo Stefano Quisquina. Online è visibile il
trailer. “Pietra pesante” sarà presentato, in primavera, a Santo Stefano Quisquina, negli stessi luoghi teatro del film, quando lo scultore inaugurerà la sua torre-museo dove si potranno ammirare le sue opere più belle.
Submitted by redazione on Tue, 20/03/2012 - 18:49
Non è sempre vero che la trama della realtà sia così fitta da non lasciare filtrare qualche scampolo di sogno, di utopia, di libertà nel relazionarsi alle necessità del mercato. Ci sono qua e là delle smagliature, piccoli strappi che introducono in spazi felicemente spaesanti.
Submitted by Suddovest on Mon, 24/01/2011 - 01:31
''Come, scusa?''
''Ci parlo.''
''Con i morti?''
''Sì.''
''In che senso?''
''Li vedo, ci parlo.''
Rimasi in attesa di una qualche deflagrazione ma tutto restò immutato nella magnifica quiete primaverile.
''Ieri ho visto mio zio.''
''E che ti ha detto?''
''Niente. Era alla quattro corsie. All'altezza dello svincolo, hai presente?''
''Ho presente.''
Pages