Submitted by redazione on Thu, 16/04/2009 - 17:46
C’è dell’emozione in me, lo confesso, mentre scrivo, adesso, queste righe. Perché Suddovest è stato da subito, è un luogo di elezione, un luogo libero, di libertà. Sono tempi grigi per esprimersi, tempi in cui il pensiero si fa deforme se non conforme, ed avere spazio per l’anima, dimensione per le idee è quanto di più prezioso ci possa essere dato.
Submitted by Suddovest on Sun, 05/04/2009 - 21:55
[img:1 align=float_left title:none]È una verità universalmente riconosciuta che i luoghi comuni sono duri a morire. Meno conosciamo l'argomento di cui farnetichiamo più ci aggrappiamo ad essi come slogan roboanti di merce scaduta. L'altra sera a casa di amici ho dichiarato di essere una guida turistica. - Ma è un lavoro stagionale - fa una professoressa. - Anche insegnare se è per questo - rispondo. - E poi ad Agrigento il turismo è solo di passaggio. Ci lavora solo qualche guida – Incalza il marito ingegnere con piglio deciso.
Submitted by redazione on Fri, 03/04/2009 - 13:18
Questa maledetta crisi che sta costando lacrime e sangue ha almeno qualche aspetto positivo. La gente ha cominciato ad usare meno l’automobile, da metà mese in poi, quando lo stipendio si assottiglia, il traffico conosce dimezzamenti desueti, mi è capitato di percorrere un’arteria di Roma solitamente così affollata di veicoli da imbottigliare anche i nostri sguscianti motorini, arteria che anche in scooter ti portava via per attraversarla una buona mezz’ora, in meno di 15 minuti.
Submitted by Suddovest on Sun, 15/03/2009 - 14:37
Ho letto come attestati di amicizia gli attestati di stima verso di me da parte di Giandomenico Vivacqua e di Vincenzo Campo a proposito della mia mostra ‘Nebbia ad Agrigento’. Li ho letti con piacere e imbarazzo per la stima e con orgoglio per l’amicizia. Poi, c’è il loro ragionare sulle mie fotografie e sulla fotografia, sul senso e le potenzialità espressive di questo mezzo. C’è la questione del digitale, del colore, dell’ ‘accadere della bellezza’, espressione di Giandomenico che condensa tutta una filosofia del fotografare.
Submitted by Suddovest on Wed, 11/03/2009 - 17:30
La prima notizia è che forse hanno costruito l'ospedale della città con sabbia, la seconda notizia è che, anche questa volta, Agrigento ha preso lo schiaffo senza indignarsi
Submitted by redazione on Wed, 11/03/2009 - 15:05
Ogni qualvolta, ad Agrigento come altrove, si inaugura Qualcosa c’è sempre Qualcuno a presenziare. Ad Agrigento c’era Qualcuno per il Teatro Pirandello (vado a memoria e senza alcuna cronologia, o di meritoria classifica, esatta), c’era Qualcuno per l’Archivio Notarile, c’era Qualcuno per il ponte sulla 640, c’era Qualcuno, insomma, per tutti i Qualcosa inaugurati.
Submitted by redazione on Sat, 14/02/2009 - 12:27
La prima volta che ne ho sentito parlare ho riso.
Ma figuriamoci! - mi sono detta -
Sarà una di quelle idee bislacche che agli inglesi vengono in mente ammirando le fogge bizzose dei cappellini della regina. Anche la seconda volta ho riso.
Addirittura - ho commentato, quando ho sentito che era diventata la priorità politica del
mismisìmo candidato presidente della regione-
Questa sì che è bella - ho detto e ho archiviato la notizia in qualche anfratto della memoria. Poi un giorno quest’estate ero a Dublino, su un autobus verde della verde Irlanda. Una di quelle belle giornate di vacanza che sei di buonumore e con l’aria svagata guardi fuori dai finestrini o le facce di chi ti sta intorno.
Oppure leggi tutti gli avvisi e i cartelli per strada per rispolverare la lingua e dare un senso al titolo vacanza studio che hai dato a due settimane di oziosa villeggiatura. La risatina mi è scappata improvvisa ma subito dopo, indicando il cartello per spiegare alla mia amica perplessa il motivo di tanta ilarità, ho capito che c’era poco da scherzare. Era un annuncio innocente che invitava i Dublinesi a innaffiare i loro giardini con parsimonia, risparmiando l’acqua. Detta così sembra una frase banale e lo sarebbe stata se l’invito fosse stato rivolto agli abitanti di Marrakesh ma si trattava di Dublino e dio sa se piove da quelle parte parti! Pensavo che nemmeno esistesse il verbo innaffiare in Irlanda. - Colpa del buco dell’ozono –commento con aria seria. - Oppure dei green - dice la mia amica. Dice che in Irlanda ce ne sono circa 400. Uno ogni 40 chilometri, dice. Adesso capisco perché la chiamano verde Irlanda.
Submitted by redazione on Sat, 07/02/2009 - 14:36
Lo sento sfrigolare sotto la pioggia e mi inquieto certa che quel trac trac di cavo e traliccio non prometta niente di buono. L’energia, si sa, è un equilibrio delicato: yin yang, feng shui, gli orientali l’hanno capito da un pezzo.
Submitted by redazione on Wed, 04/02/2009 - 08:45
Avere delle belle intenzioni nei confronti della propria città, del proprio territorio è una cosa importante, da encomiare, rara.Purtroppo però, come ormai capita sempre più spesso, le parole, o peggio, le azioni della gente, sono mosse sì da uno spirito di rivalsa, da un atto d’amore, ma purtroppo, sono quasi sempre frutto di una misera conoscenza del tema su cui si pontifica. Diciamo che è uno sport abbastanza diffuso…
Submitted by redazione on Tue, 03/02/2009 - 14:57
Mimmo Ferraro è biologo e ha un recente passato “verde” che, ne sono certo, non si è molto scolorito nei rossi/rosa del partito nel quale oggi milita; speravo dunque di trovare una doppia qualificazione, una tecnica e l’altra politica, nel suo recente intervento sul rigassificatore. Vi ho trovato certamente gustosissimi spunti sugli uomini illustri tirati per la giacchetta di qua o di là allo scopo di far loro assumere posizioni a favore o contro.
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