Submitted by redazione on Fri, 12/06/2009 - 14:40
Non si capisce più niente. Io non capisco più niente. Lauree triennali, lauree magistrali, lauree specialistiche... lauree sempre più specifiche, almeno all'apparenza, che non lasciano intendere facilmente quale dovrebbe essere il loro sbocco naturale...
Submitted by redazione on Thu, 11/06/2009 - 22:33
Sono cittadino italiano dalla nascita. Consapevole di esserlo dall’età della ragione, dal giuramento fatto, in pieno sole sulla piazza d’armi della caserma di Trapani, 60° Battaglione “Col di Lana”, nell’anno 1989, con il cuore in tumulto e un nodo di commozione alla gola, mio malgrado.
Submitted by redazione on Wed, 13/05/2009 - 20:16
E’ vero. Drammaticamente vero che non ci sono perdenti e vincenti nella guerra di mafia che ha dilaniato Regalpetra e tanti altri paesi e città della Sicilia. La definizione è solo di comodo, per distinguere chi, nell’infuriare della battaglia e dei lutti, prevalse e chi invece fu costretto a soccombere sotto il piombo. Ma il risultato, ha ragione l’autore di questa testimonianza, è a somma zero: lutti da una parte e dall’altra, dolori e galera da una parte e dall’altra.
Submitted by redazione on Wed, 13/05/2009 - 09:39
(Una voce dolente interna all'universo mafioso. Un commento alla nostra recensione del libro di Gaetano Savatteri 'I Ragazzi di Regalpetra' . Una voce anonima ma credibile.
Submitted by Suddovest on Fri, 08/05/2009 - 22:53
''Le decisioni del Governo per gestire il delicato problema dell'immigrazione si sono rivelate sbagliate, ma quanto è costato decidere di istituire a Lampedusa un Centro di Identificazione ed Espulsione, che adesso dovrà essere smantellato?''. Lo dice l'on. Angelo Capodicasa, deputato del Partito Democratico che ha presentato un’interpellanza al Ministro dell’Interno per conoscere i costi dei lavori di ampliamento dell’ex base Loran di Lampedusa e di quelli per il ripristino dei luoghi.
Submitted by redazione on Wed, 06/05/2009 - 11:50
Molti si chiedono se e quanto potrà influire sull'orientamento politico-elettorale degli italiani la ormai dichiarata separazione della signora Berlusconi da suo marito. In astratto o in condizioni normali, per esempio come in quella che ha accompagnato la separazione di Cecilia e Nicolas Sarkozy, poco o nulla perché le ragioni di consenso o di dissenso verso un leader non si formano in relazione al giudizio sulla qualità della sua vita domestica. Ma nel caso di Berlusconi le cose stanno in modo diverso.
Submitted by redazione on Wed, 06/05/2009 - 11:50
Molti si chiedono se e quanto potrà influire sull'orientamento politico-elettorale degli italiani la ormai dichiarata separazione della signora Berlusconi da suo marito. In astratto o in condizioni normali, per esempio come in quella che ha accompagnato la separazione di Cecilia e Nicolas Sarkozy, poco o nulla perché le ragioni di consenso o di dissenso verso un leader non si formano in relazione al giudizio sulla qualità della sua vita domestica. Ma nel caso di Berlusconi le cose stanno in modo diverso.
Submitted by redazione on Fri, 24/04/2009 - 10:10
Io sono molto preoccupato per quello che sta accadendo in chi amministra il settore turistico nella componente pubblica poichè negli ultimi 10 anni è stato disamministrato ottenendo poi i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, che hanno portato la presenza alberghiera ad Agrigento veramente ai minimi storici e che hanno fatto passare la nostra provincia da 4 polo turistico regionale, dopo Messina-Palermo-Catania, a sesto polo superati ora abbondantemente da Siracusa e Trapani mentre siamo tallonati da Ragusa.
Submitted by Suddovest on Tue, 14/04/2009 - 14:27
Le immagini del terremoto in Abruzzo hanno suscitato un’infinità di pensieri e scatenato un’orda di forti emozioni da contenere, da esorcizzare trasferendole al vicino di casa, al parente, all’amico o al viandante intervenuto per qualche istante nel procedere della nostra quotidianità, comunicando lo scoramento, l’angoscia, la propria intima interpretazione dell’accaduto.
Submitted by redazione on Thu, 26/03/2009 - 09:03
La nota del mio amico Gerlando Mangione, tra le altre cose, mi suggerisce di pensare a quanti, nella mia città come altrove, per comodità frammista ad una buona dose di cinismo e mancanza di rispetto verso i meno fortunati, ribattezzano "Carmelo", "Lillo", "Totò", "Martino" e via dicendo gli Ahmed, i Rashid e i Moussa che si spezzano la schiena nei campi di pomodoro come nei cantieri, tra i banchi degli ortofrutta come lungo i nastri trasportatori.
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