SUDDOVEST, UNO SPAZIO PER L'ANIMA di Luigi Galluzzo

C’è dell’emozione in me, lo confesso, mentre scrivo, adesso, queste righe. Perché Suddovest è stato da subito, è un luogo di elezione, un luogo libero, di libertà. Sono tempi grigi per esprimersi, tempi in cui il pensiero si fa deforme se non conforme, ed avere spazio per l’anima, dimensione per le idee è quanto di più prezioso ci possa essere dato.
Confesso di trarre ispirazione frammentaria da questo spazio, e di frammenti è fatta la mia collaborazione, sporadica e per parte mia sempre felicissima, tutte le volte che mi viene di esprimere un’emozione d un’idea, diciamolo pure, resistenziale, è qui che trovo accoglimento, fosse solo per questo sarei grato sempre a Giovanni di ospitarmi, ma non è solo questo. E che dai tempi della nostra comune esperienza a Teleacras, da allora Giovanni mi è stato maestro e guida, fin da allora ogni nostro spazio è stato spazio di assoluta libertà e di sperimentazione, è stato momento di incontro e scontro delle idee, è stato luogo dove eleggere i nostri turbamenti, fare e farsi domande, le più scomode anche.
Devo a quell’esperienza, a quell’incontro, a quella creazione che è sua, Teleacras, la mia formazione di giornalista e di uomo, trovo in questa esperienza adesso, Suddovest, ritrovo anzi, lo stesso piacere di scrivere e di confrontarmi, piacere da lungo tempo smarrito.
Ce ne fossero di queste isole, ce ne fossero.
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