GHEDDAFI DOTTORE IN LEGGE O DELLA LEGGE? di Vincenzo Campo

BerlusddafiNon si capisce più niente. Io non capisco più niente. Lauree triennali, lauree magistrali, lauree specialistiche... lauree sempre più specifiche, almeno all'apparenza, che non lasciano intendere facilmente quale dovrebbe essere il loro sbocco naturale... so di una ragazza alla quale soppressero il corso di diploma universitario da traduttrice e interprete mentre lo frequentava, gli conferirono un diploma già bello e soppresso – chi mai comprerebbe una scatoletta di tonno già scaduta? -, si iscrisse a ''mediazione linguistica'', sostenne alcuni esami e poi si laureò; s'iscrisse poi, per la specialistica, a linguistica e ora medita di passare ad una ''magistrale''; è già dottore e poi che sarà? Dottorissima? Ma in questa che alle mie modeste e provate capacità cerebrali pare una giostra dottorale che va in tondo e non porta da nessuna parte, una cosa è rimasta invariata; dico meglio: dovrebbe esser rimasta invariata: la laurea ad honorem; per fortuna a nessuno è venuto in mente di modificare l'art. 169 del testo unico approvato col Regio decreto n. 1592 del 1933 e perciò ancora oggi, e come avviene da quel dì, la laurea ''honoris causa'' può essere conferita ''soltanto a persone viventi che, per opere compiute o pubblicazioni fatte, siano venute in meritata fama di singolare perizia nelle discipline della Facoltà per cui è concessa''. È di una facilità disarmante e chiunque la capisce, questa norma. Qualcuno ha dubbi? Prima cosa: non può essere conferita alla memoria: il laureato ad honorem dev'essere vivo; giovane o vecchio o anche vecchissimo, in buona salute o male in arnese, non può essere già morto. Niente lauree ad honorem alla memoria. Secondo: dev'essere una persona che, per opere realizzate in concreto o per studi fatti e conclusi con pubblicazioni, sia diventato famoso come particolarmente esperto nelle discipline della Facoltà per cui la laurea stessa è concessa; per esempio: ha mandato, beato lui, sua suocera nello spazio? Ingegnere aerospaziale! Ha pubblicato dei libri sui rapporti fra i parenti e i serpenti? Laurea in Etologia, e così di seguito. Mi viene in mente, e non scherzo più, Camilleri; Andrea Camilleri. È vivente e gli auguriamo pure lunga vita; ha scritto una gran quantità di opere e molte di queste sono state tradotte perfino in fiammingo; è un giallista di grande successo; dell'originalità del suo scrivere nessuno ha mai dubitato: bene ha fatto l'Università di Chieti-Pescara che gli conferito la laurea ad honorem in Filologia moderna, quella di Pisa che gli ha conferito quella specialistica in Sistemi e progetti di comunicazione, la IULM di Milano che gli ha conferito quella in Lingue e Letterature Straniere e anche l'Ateneo de L'Aquila che volle riconoscere le capacità d'introspezione psicologica nell'autore del commissario Montalbano con la laurea in Psicologia applicata all'analisi criminale. Ma a uno che col suo scrivere ha fatto e fa scempio della lingua, si conferirebbe mai una laurea ad honorem in Letteratura, in Linguistica o in Italianistica? La domanda pare – attenti! - ''pare'', solo ''pare'' retorica, ma non è affatto peregrina. A un maestro o professore che, pur dotto oltre misura, non ha mai saputo insegnare nulla e piuttosto ha prodotto asini matricolati e certificati, potrà mai conferire, l'Università di Treccannucce, la laurea di Doceologia o anche in Docimologia? Ma se è così, spiegatemelo, vi prego!, perché mai l’Università di Sassari ha potuto pensare di conferire una laurea ad honorem in Giurisprudenza al signor Mu'ammar Abu-Minyar al-Qadhdha-fi- ? Chi è? Gheddafi, no? Noto in tutto il mondo civile per essere un paladino del diritto, mai eletto e pur governante da quarant'anni, a capo d'un regime che si caratterizza per la violazione della nozione di Stato di diritto e per la sistematica violazione dei diritti umani fondamentali. Ma proprio una università del Paese che si vanta d'essere la culla del diritto, doveva concedergliela? O dobbiamo rassegnarci al fatto che in Italia ormai il diritto l'abbiamo messo nella tomba?
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