Submitted by Suddovest on Sun, 05/10/2014 - 20:52
'Biagio', un nuovo film di Pasquale Scimeca sulla storia del missionario palermitano Biagio Conte sara' presentato al Festival Internazionale del Film di Roma all'Auditorium Parco della Musica al 16 al 25 ottobre. Nel cast, Marcello Mazzarella, Vincenzo Albanese, Renato Lenzi, Omar Noto, Doriana La Fauci, Silvia Francese. Questo e' il trailer della pellicola.
Daniele Moretto per il periodico agrigentino Fuorivista (non piu' pubblicato dal 2005) ha incontrato Fra' Biagio undici anni fa. Di seguito riportiamo l'articolo.
Submitted by redazione on Thu, 02/10/2014 - 21:05
Incontro Lillo Firetto in centro a Roma. San Lorenzo in Lucina fa da scenario del nostro colloquio. La bandiera di Forza Italia garrisce dietro le nostre spalle. Il sindaco di Porto Empedocle è contento della sua missione romana. Ha avuto assicurazioni che Porto Empedocle e Agrigento saranno inserite nei set della nuova serie di Montalbano televisivo. “ In questo modo, dice, si onora la Vigata e la Montelusa letteraria.
Submitted by Suddovest on Thu, 25/09/2014 - 22:57
Salvatore Passarella ci ha lasciato un mese e mezzo fa in punta di piedi e cioè nello stesso modo con cui aveva attraversato Agrigento, vivendo ai margini di una vita culturale che non lo includeva e non lo comprendeva.
Submitted by redazione on Mon, 15/09/2014 - 14:11
Credo sia giunto il momento che io cominci a dare delle risposte.
Infatti, un gruppo qualificato di persone, di intellettuali, di professionisti, di persone assolutamente per bene, mi ha chiesto di candidarmi a sindaco.
Da diverse parti, da persone che non immaginavo neanche che potessero seguire discussioni sui social network, da conoscenti, da amici, da gente comune, direttamente e indirettamente, mi sono venuti incoraggiamenti e attestazioni di stima, che mi hanno dato grande soddisfazione, e perché no?, mi hanno fatto anche inorgoglire.
Sono venute anche critiche e si sono manifestati dissensi.
L’on. Di Mauro, persona che io stimo per la sua lealtà, ha espresso il convincimento che il sindaco della Città non può essere una persona espressa dalla cosiddetta società civile perché deve avere competenze e professionalità che a un dilettante necessariamente mancano.
È vero; è giusto, e io lo condivido.
Ma è fin troppo facile obbiettare che i sindaci che abbiamo avuto da ultimo, per quanto politici professionisti o semiprofessionisti, non imprestati alla politica ma inseriti organicamente nel mondo di questa, con competenze specifiche elevatissime tanto che qualcuno di loro è perfino consulente d’un ministro, non è che hanno saputo o voluto o potuto fare granché per questa Città disastrata.
Ma l’obbiezione è fin troppo facile e non la faccio.
Potrei dire anche che, come si dice a Roma, nessuno nasce imparato e che, poiché credo di essere normodotato almeno quanto chi ha fatto il sindaco fino ad ora, potrei, con un po’ d’esercizio recuperare la pratica che mi manca.
Ma non lo dico neanche.
Dico invece che riconosco la mia inadeguatezza e che è per questo che una delle condizioni che ho posto a chi mi sollecita a candidarmi è che si costituisca un gruppo permanente che abbia le conoscenze e le competenze adeguate in ogni possibile settore e che si impegni fin da ora, fin dal momento della candidatura, a svolgere con me l’azione amministrativa.
Submitted by redazione on Mon, 15/09/2014 - 08:56
Sono stato per alcuni giorni ad Agrigento. Ora sono tornato nella città in cui vivo. Ho incontrato il giovane sindaco di Racalmuto. L’ho trovato entusiasta e preoccupato insieme. Entusiasta per i compiti che si trova ad affrontare, preoccupato per la stessa ragione. Racalmuto ha l’importante Fondazione Sciascia e un piccolo teatro che è un gioiello. I soldi sono pochi, pochissimi. Speriamo che Messana riesca a fare di necessità virtù. Ho partecipato a un dibattito ad Agrigento a Villa S.
Submitted by redazione on Tue, 02/09/2014 - 13:47
Preso atto dello scetticismo e dell’irrisione con cui gli amici avevano neutralizzato la questione, l’ho posta ad uno psichiatra, anche lui mio vecchio amico, che lavora a Genova: uno che si candida a sindaco di Agrigento, perché lo fa?
La città attraversa un fase di declino che appare inarrestabile, soldi non ce ne sono, una casa, un palazzo, possono crollare da un momento all’altro e il sindaco trovarsi nei guai, per non parlare delle infinite contese, trappole, inimicizie che si creerebbe se volesse davvero bonificare la macchina amministrativa. Perché si candida? La risposta più nobile che riesco ad immaginare potrebbe essere: perché crede di essere il miglior sindaco possibile della città e desidera che la maggioranza dei suoi concittadini gli permetta di dimostrarlo.
In un precedente articolo ipotizzavo che fosse questa la ragione per cui La Pira, uomo in odore si santità, aveva deciso di fare il sindaco. Ed era la Firenze di quegli anni, non Agrigento di oggi. Ma di nuovi La Pira in giro non se ne vedono, almeno dalle nostre parti, e se ci sono se ne stanno ben nascosti.
E qui la domanda, tecnica: ma uno che pensa davvero di essere il miglior sindaco possibile della sua città (e non è almeno un mezzo santo, uno che mette in conto guai e disonore personali pur di realizzare il bene comune) non soffre di un disturbo della personalità di tipo narcisistico?
La risposta è stata affermativa. Ho commentato: se non lo fai per per una pulsione abnorme di altruismo lo fai per una abnormità compulsiva di tipo narcisistico. L’amico psichiatra ha annuito.
Si potrebbe obiettare che sono discorsi da prete, o appunto da psicoterapeuti, e che in politica non importa perché si agisce ma come si agisce, cosa si fa.
L’ho pensato per molto tempo, è stata la mia maniera di sentirmi leninista, la ragione del mio indugiare molto su Machiavelli quando insegnavo. Adesso non ne sono affatto così sicuro.
Submitted by redazione on Sun, 31/08/2014 - 16:02
Guadalcanal, primavera. Ore 7 di matttina.
L’uomo passa davanti nudo e non ti guarda: come per provocare una magia, come se fingendo l’invisibilità dell’altro si possa suscitare la propria. Sbuca dal folto della vegetazione tropicale, entra nella cucina veloce e silenzioso e va diritto ai fornelli dove in una pentola rimane un avanzo di riso bollito della cena. Usa la mano come un cucchiaio. Mangiando ti passa davanti di nuovo, ancora senza vederti, come se tu non esistessi per lui, e si avvia a passo svelto verso il lussureggiante folto di verde che circonda la cucina del parroco. E’ nudo, completamente nudo. Il parroco, che abita questi locali macerati dal caldo umido e invasi dai topi, sa delle incursioni furtive dell’uomo nudo. E’ di un altro villaggio, dice, è solo un po’ pazzo. Nel villaggio del prete la sera con un gruppo elettrogeno si riesce ad accendere un piccolo televisore, si proietta un video, si fa festa per l’arrivo del dott. Aldo. Ci sono tutti, manca solo lui. E’ uno strano prete. La mattina va a dire messa al villaggio, poi torna nella sua casa nascosta nella boscaglia e vi trascorre l’intera giornata assieme al suo cane che si gratta continuamente. Ogni tanto rolla delle grosse canne di tabacco. Secondo ogni evidenza il suo modo di accettare e di commentare le incursioni dell’uomo nudo è da buon cristiano.
*
Honiara è la capitale di Gudalcanal, la principale delle isole Solomon. Negli ultimi tre anni terremoti, maremoti e inondazioni hanno duramente colpito la città e distrutto alcuni villaggi sulla costa. Nella capitale, prima della disastrosa alluvione nell’aprile di quest’anno, sulla strada principale che costeggia l’oceano si affacciavano centinaia di piccoli negozi gestiti dai cinesi.
Submitted by Suddovest on Fri, 22/08/2014 - 11:08
Submitted by Suddovest on Sun, 03/08/2014 - 23:37
Da domani i grandi nomi dell'astronomia accenderanno il lume della scienza nella Valle dei Templi, per la prima delle quattro serate dedicate alle stelle. Sarà un modo per sognare e per nutrire il proprio desiderio di conoscere i misteri della vita e del mondo, osservando le meraviglie dell'Universo nei luoghi del mito e della storia.
Submitted by redazione on Thu, 31/07/2014 - 14:10
Non si sa con precisione quando si andrà a votare per l’elezione del nuovo sindaco di Agrigento. Il Commissario si è appena insediato e le manovre per le candidature sono cominciate da un pezzo. Sia a destra che a sinistra che al centro e nelle sempre più estese e sfumate zone intermedie e grigie fra i due poli. Nomi, naturalmente, non programmi, idee, progetti.
Neppure quelli mancano, per la verità: a pochi giorni di distanza due iniziative pubbliche hanno avuto per tema il centro storico della città, un’iniziativa del PD e un’altra promossa dalle associazioni Labmura e NonSoStare. Ma è come se i due piani, quello della politica delle candidature e quello dell’elaborazione e del confronto progettuale fossero i piani di un condominio, dove ci si incontra casualmente e, al netto di una fisiologica conflittualità, ognuno si fa sostanzialmente i fatti suoi. Questo nei piani alti della politica e della discussione progettuale.
Poi c’è una specie di vasto pianoterra il cui centro era una volta via Atenea e che ormai sono i caffè e i locali sparsi per un territorio da metropoli, che si estende da Aragona a Porto Empedocle a Villaggio Mosè quasi senza soluzione di continuità. E’ un’Agorà dispersa che riproduce la sua frantumazione sulla rete: affollata, vociante, babelica, ma unanimemente persuasa che quelli dei piani alti sono o lestofanti o chiacchieroni.
Da cittadino mi capita di salire e scendere le scale del Condominio, anche se di solito frequento il pianoterra. E da qui, dalla sua rumorosa e inconcludente chiacchiera, vorrei dire come la penso su quello che succede nei piani alti.
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