Submitted by redazione on Thu, 22/01/2009 - 16:13
PRESIDE V.:- Signor F. (bidello), per favore, può pulire la palestra maschile?
SIGNOR F.:- Lo faccio, signor Preside, perché è lei che me lo chiede e se lei
mi chiede di buttarmi in un vallone io mi ci butto. Ma non è un lavoro che mi tocca.
PRESIDE V.:- Non le tocca? E come sarebbe che non le tocca?
Submitted by redazione on Tue, 20/01/2009 - 10:00
Sulla terrazza della casa del Rabato, assediato dalla frusciante brezza della sera, guardo un treno passare sui binari in fondo alla scarpata. Emette un suono lungo e sensuale, il bramito di un animale estinto. Treno di molte carrozze, andrà lontano.
Seduta accanto a un finestrino, una giovane viaggiatrice guarda nella mia direzione. “Chi è mai quell’uomo nel vento? E cosa lo lega a quella vecchia casa?” – forse si domanda.
Bon voyage. Adieu.
Submitted by Suddovest on Wed, 14/01/2009 - 15:39
Nella cella del camorrista sfuggito alla cattura hanno rinvenuto gli scritti del vecchio papa. Anche nel covo interrato del mafioso ritrovarono una copia della bibbia tormentata da ampie sottolineature e sui "pizzini" i versetti che sarebbero serviti ad ordinare nuove operazioni criminali. Pare che dio possa accompagnare ogni nefandezza umana: il massacro di civili e bambini compiuto dagli uomini in armi, autoesplosioni terroristiche, il pubblico scempio dei significati più nobili di famiglia, patria e religione.
Submitted by redazione on Mon, 24/11/2008 - 09:54
Tirava scirocco, da togliere il respiro. Roba da non credersi per quella parte dell’anno e della stagione. Rasoiate di caldo invadevano la città e creavano una sequenza di volti coloriti, sudati, increduli. E c’era un sole magnifico. Che poi facevano una gran rabbia quel sole e quel caldo perché esistevano indipendentemente dal suo umore. Cosa c’era di più irritante per una depressa storica che star male al cospetto di una bella giornata? Sarebbe stata giusta una solidarietà meteorologica, segno di equità invocare un cielo plumbeo rispettoso del suo umore. Avevano fatto l’amore quella mattina, un po’ frettolosamente ma lei ci aveva messo tutta se stessa, come al solito. Lo aveva abbracciato e scongiurato di venirle dentro per sentirlo ancora più suo, o forse per sentirlo suo. Ma appena un’ora per vedersi dopo un lungo periodo di lontananza l’aveva lasciata disorientata. - Quality time, tesoro – le ripeteva tra uno squillo al cellulare e il suo rapido rivestirsi per andare al lavoro – E’ quella la cosa più importante.
Submitted by Anonymous on Fri, 25/04/2008 - 23:57
Submitted by redazione on Wed, 23/04/2008 - 21:34
[img:1 align=float_right title=none] (Davide, come tantissimi neolaureati agrigentini, lascia Agrigento e va a lavorare a Roma. Da lì continua a seguire le vicende della sua città, come vediamo in questa lettera inviata a Tano. Un rapporto doloroso e addolorato che non lascia immaginare il ritorno che in realtà c'è stato e in tempi rapidi. Come vivono i tanti trentenni agrigentini in giro per l'Italia? Agrigento può fare a meno di loro senza immiserirsi? E' pensabile un loro ritorno? E a quali condizioni? Ci piacerebbe ospitare le vostre testimonianze. G.T.)
Roma,febbraio 2005. Sera ore 23 e trenta
Submitted by redazione on Tue, 22/04/2008 - 12:49
Le cose sono come i nostri stati d’animo. Se penso alla Sicilia, quando ci penso, penso ad un’isola dove predominano due colori: il giallo ed il grigio.
C’è qualcosa di splendido e angosciante nella luce abbacinante di quest’isola.
Submitted by Suddovest on Tue, 17/02/2004 - 08:50
"La ferita di Vishinskij" di Gaetano Savatteri, edito da Sellerio, è un libro che fa discutere. Sembra un giallo, ma Andrea Camilleri lo ha definito "il secondo romanzo di Savatteri". Con tale affermazione lo scrittore empedoclino ha voluto entrare in polemica con il critico letterario Roberto Cotroneo che aveva precedentemente dipinto il libro come un giallo.
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