Submitted by redazione on Sat, 20/06/2009 - 13:30
''Le scene di degrado non possono più essere minimamente tollerate perche' e' inammissibile che anche in alcune zone di Milano ci siano veri e propri assembramenti di cittadini stranieri che sostano nei giardini pubblici, ad ogni ora del giorno e della notte, come avviene per esempio ormai da qualche giorno in Piazza Oberdan. Chi non e' in regola e non ha mezzi di sostentamento deve infatti essere allontanato dal nostro Paese e non 'spostato' in un altro quartiere della citta''.
Submitted by redazione on Sun, 07/06/2009 - 11:13
Ma davvero, ancora, un giornale come "La Repubblica-Palermo", per mano della sua redattrice Paola Nicita, ha la voglia di prestare fianco e spazi alle cosiddette provocazioni di Sgarbi e Toscani, in fatto di mafia? E senza una nitida presa di posizione critica? (-Vero è anche che il quotidiano in questione è stato troppo impegnato, nella scorsa settimana, a promuovere una specie di televoto per sapere se i lettori gradissero l'allargamento al PD della giunta Lombardo...-).
Submitted by redazione on Mon, 16/03/2009 - 09:38
Le foto di Tano non stanno mai ferme. Recalcitrano, tendono spasmodicamente oltre lo steccato delle cornici, ostinate conducono altrove. Ho avuto modo di vedere i provini delle ultime in mostra, dentro lo studio di Davide, cornice perfetta alle parole che narrano la realtà stemperando la loro durezza nell’azzurro soffuso e nella levità della luce che penetra dai vetri opachi. Qui la realtà roboante è bandita.
Submitted by Suddovest on Wed, 11/03/2009 - 22:54
Più che un bestiario un canto poetico di dolore e innocenza, una forma di preghiera. Non a caso Angela Passarello ha intitolato la sua raccolta di micro racconti “Ananta delle voci bianche”. Ananta, si apprende dal breve glossario alla fine del libro, è il bianco serpente cosmico sulle cui spire riposa Vishnu tra una creazione e l’altra. Vishnu è la divinità induista, Ananta significa infinito.
Submitted by Suddovest on Tue, 24/02/2009 - 19:56
Malika sorride mentre si aggrappa al braccio dell’uomo in divisa. Sorride mentre con un salto si guadagna la terra ferma. Scruta l’orizzonte e sembra non accorgersi del buio. Butta il cuore oltre gli ostacoli che intuisce senza vedere e sorride. Un sorriso pieno di speranza che illumina il viso tondo incorniciato dal velo. Mi verrebbe voglia di abbracciarla e risarcirla preventivamente per tutte quelle volte in cui il sorriso diventerà una smorfia mentre altre mani si affretteranno a respingerla, altre voci ad umiliarla.
Submitted by Suddovest on Tue, 25/11/2008 - 22:14
§ Racconto §
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In fondo l'ho sempre saputo che prima o poi l'avrei fatto, che avrei deciso senza decidere di entrare in quel negozio per dare vita reale a quelle che sino a quel momento non erano che fantasie da bagno, come le chiamo io. Le fantasie da bagno sono quelle fantasie che hanno nel bagno il loro habitat ideale, e prendono forma mentre ti fai la barba o stai sotto la doccia o sei impegnato ad evacuare il male del mondo nella forma chimica delle deiezioni. E' in quei momenti che qualcosa dentro di te cede; è in quei momenti che la vita appare per quello che realmente è, ovvero un ostinato e insensato andare alla deriva consumando una cellula al secondo nelle quattro vie di una città dove il male e la sofferenza abbondano e il peccato ha sin troppa carne da addentare, e quasi ti convinci che è qui su questa terra che scontiamo le mancanze e le debolezze che sono parti ineliminabili della nostra imperfetta natura.
Submitted by redazione on Fri, 21/11/2008 - 19:23
[img:1 align=float_right title=bottom] Gaetano Savatteri e Luigi Galluzzo trovatisi di fronte ad una difficoltà insormontabile, ridurre per il teatro il romanzo di Ercole Patti "Un bellissimo novembre", inventano un 'ritorno al futuro' che consente loro di portare sul palcoscenico l'eco del romanzo e di farci fare esperienza di come quel fatto raccontato da Patti possa avere influenzato le traiettorie di vita di chi ne fu testimone e protagonista e trasformato il luogo dove si svolse. Nel romanzo di Ercole Patti un ragazzo si innamora di sua zia Cettina, giovane e candidamente sensuale, e viene da lei iniziato ai piaceri dell'amore, ma quando scopre che la zia non ama solamente lui si uccide.
Submitted by Suddovest on Sat, 20/09/2008 - 23:37
§ Racconto §
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Submitted by Suddovest on Sun, 10/08/2008 - 23:14
§ Racconto §
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Se quel mercoledì non fosse improvvisamente mancata l’acqua, forse non avrei mai saputo nulla. Invece quella mattina l’acqua dal rubinetto aperto non uscì. Si sentì un fischio, prima un fischio e poi un risucchio, e poi ancora uno sbuffo liquido, come l’estrema esalazione di un residuo rimasto a metà del percorso, sorpreso dal venir meno della forza che spinge il proprio contenuto verso la realizzazione del suo scopo: dare l’acqua agli assetati, l’acqua a quelli che sentono il bisogno di lavarsi.
Submitted by Suddovest on Sat, 12/07/2008 - 23:37
Le due donne gli voltavano le spalle. E mentre a passi lenti e svogliati si allontanavano dalla consolle di abete con la collezione di statue africane, Ludina disse che con quel tempo avrebbero potuto mangiare in terrazza. Sentì il sudore alla radice dei capelli per la paura che si voltasse a cercarlo con lo sguardo, che con la mano paffuta lo invitasse a seguirle, che magari tornasse a variare il solito rimprovero ormai consumato sulla sua incorreggibile inclinazione solitaria e peripatetica. Sarebbe bastato un attimo di quegli occhi neri per sciogliere tutto il suo poco coraggio.
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