Submitted by Suddovest on Tue, 22/10/2013 - 10:55
Agrigento: la città in tufo, millenaria, deposito materiale e simbolico di una povera e nobile forma dell'abitare, e la città moderna, in cemento armato, che la circonda e la nasconde, fino a invaderne e scomporne l'antico tessuto viario.
Submitted by redazione on Tue, 13/08/2013 - 11:41
I fratelli Mancuso e Lorenzo Reina modi particolari di essere siciliani. Modi che si confrontano con la modernità, che osano insieme esserne espressione e suo possibile superamento. La musica e i testi di Lorenzo ed Enzo Mancuso non hanno nulla a che vedere con il repertorio sicilianista, né tanto meno col folklore, forma subalterna di resistenza alla modernità.
Submitted by Suddovest on Sun, 17/03/2013 - 12:36
La scorsa settimana ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo e' stato presentato al pubblico, con discreto successo, un film del giovane filmaker Davide Gambino, intitolato 'Pietra pesante' dedicato a Lorenzo Reina, scultore, artista e anche pastore di Santo Stefano Quisquina. Online è visibile il
trailer. “Pietra pesante” sarà presentato, in primavera, a Santo Stefano Quisquina, negli stessi luoghi teatro del film, quando lo scultore inaugurerà la sua torre-museo dove si potranno ammirare le sue opere più belle.
Submitted by Suddovest on Thu, 28/06/2012 - 17:07
Agli inizi di maggio avevo navigato tra le pagine del sito di
Rai Storia, alla ricerca di qualche immagine di Agrigento, dei suoi cittadini illustri, Pirandello, Sciascia, Livatino; avevo salvato - a futura memoria - gli URLs di questi video. Li elenco in questo post, oggi che il sito del motore di ricerca Google ha dedicato un
doodle (schizzo) a Pirandello per il 145mo anniversario della sua nascita.
Submitted by Suddovest on Sun, 08/04/2012 - 22:32
La spazzatura non esiste.
L'accumulo immondo che vediamo per le strade è una nostra invenzione. Siamo noi che creiamo i rifiuti quando ogni giorno, per pigrizia, buttiamo via materie prime e scarti legati insieme in un unico sacchetto e velocemente ce ne sbarazziamo buttandolo il più lontano possibile dalla nostra vita, nascosto alla vista e all'olfatto. Che ne sarà del destino della piccola bomba ecologica che abbiamo innescato non ci interessa più una volta varcata la soglia di casa, perché noi siamo bambini spensierati e incoscienti e risolvere i problemi del mondo spetta ai grandi non a noi (e sennò a che servono le elezioni?). Così, allegramente, ogni giorno inneschiamo la nostra bomba micidiale e ci avviamo in direzione del primo cassonetto disponibile affinché qualcuno ci tolga il disturbo di portarla in qualche luogo ancora più lontano, dove il fetido carico possa esplodere sottoterra lasciando un marchio velenoso e invincibile che durerà per sempre. Un per sempre che non riusciamo nemmeno a immaginare, neanche contando il tempo in termini di milioni di anni, epoche o ere, perché le innocenti bombe che inneschiamo ogni giorno lasciano residui eterni.
Submitted by Suddovest on Thu, 27/10/2011 - 14:19
Giuseppe Lo Pilato, il Direttore del Giardino della Kolymbetra, lo scorso 9 settembre, ha preso parte alla Festa dell'Agricoltura organizzata dalla C.I.A. a Torino, tenendo una relazione sulla storia della 'piscina' dell'antica Akragas, la Kolymbetra, diventata nel tempo un meraviglioso agrumeto gestito in collaborazione con il F.A.I. che si può visitare all'interno del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. |
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Submitted by Suddovest on Sun, 06/03/2011 - 19:25
Li vedi far ridere una ragazza o uscire dieci euro di tasca e pensi ''non se la devono passare poi così male''. Beata ignoranza. L'unica cosa di cui possiamo essere realmente sicuri è che non sappiamo niente fino a quando non ci fermiamo a parlare con loro, finché non li guardiamo negli occhi e gli chiediamo come va. Questa intervista la immaginavo come una chiacchierata tranquilla in un bar: gli avrei offerto un caffè o quello che voleva, mi avrebbe detto da quanto tempo vive qui, da dove viene, quanto misera è la sua vita e altre cose a cui pensavo di essermi assuefatto, dato che me ne disinteresso ogni giorno con sano egoismo. |
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Submitted by Suddovest on Tue, 14/12/2010 - 00:08
Ci sono muri che uniscono, anzichè dividere. Come quello che ha costruito il signor Giuseppe Ianni, netturbino in pensione di Roma. Un muro costruito con pietre da ogni città italiana e del Mediterraneo per fare da base al Presepe dei netturbini, ideato nel 1972 e visitato da decine di migliaia di persone, tra cui Papa Wojtyla e madre Teresa di Calcutta. |
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Submitted by Suddovest on Wed, 08/12/2010 - 19:53
Le ceramiche di Burgio sono belle. I ceramisti locali hanno una lunga tradizione. A Burgio quest'anno si è aperto il museo della ceramica. Il sito web è l'acronimo di Museo della Ceramica di Burgio - MUCEB - e contiene diverse notizie storiche e gallerie fotografiche. |
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