Submitted by Suddovest on Mon, 11/08/2008 - 16:41
Prime ore del giorno
Alle otto del mattino il telefono cominciò ad urlare, martellante, insistente. Maledizione, pensavo, maledizione. È domenica, ho soltanto voglia di dormire, riposare, poltrire, fare nulla. Domenica di ozio e pantofole (che schifo che mi faccio, a volte!) mentre fuori, intorno, non so quale festa stava per avere inizio.
Rannicchiato sul mio letto, a due passi da piazza Pirandello, ascoltavo i tamburi, le urla dei bambini, gli altoparlanti, le bande musicali, mamme a rincorrere figli, rumori di tacchi di donna che calpestano scale.
Ore 12,00
Submitted by Suddovest on Mon, 11/08/2008 - 15:58
Submitted by Suddovest on Sun, 06/07/2008 - 00:37
Ormai da qualche mese il problema sicurezza è diventato un “cavallo di battaglia”, uno strumento, un obiettivo, uno dei primi, della lunga lista dei problemi che l’Esecutivo intende affrontare .
Il “pacchetto sicurezza”, di cui sentiamo abbondantemente parlare, riporta dei contenuti che esulano qualsiasi logica comune, ancorché il senso cristiano.
Basti pensare al reato di immigrazione clandestina, all’adozione, di maniere più restrittive per il ricongiungimento familiare, all’estensione a 18 mesi del periodo di reclusione nei CTP.
Submitted by Suddovest on Sat, 28/06/2008 - 22:32
L’Africa è un sogno: sognato a margine dei racconti di Hemingway, o sulle immagini del film tratto dal romanzo della Blixen; per tanti l’Africa è il selvaggio mostrato dai documentari di National Geografic.
L’Africa deve essere un sogno.
Submitted by Suddovest on Fri, 13/06/2008 - 19:03
Il mare è laggiù, quel Mediterraneo che è madre, culla e sudario. Attorno, la campagna ha già i colori dell'estate siciliana. C'è vento, e tutto fa pensare a quelle terre di là, sull'altra sponda, da dove questi 12 Cristi (come si dice da queste parti) sono partiti. Cimitero di Piano Gatta, Agrigento: si seppelliscono 12 dei tredici immigrati morti annegati mentre tentavano di arrivare in Italia. Un rito già visto, che si ripete, che si mette nel conto. La tredicesima vittima verrà sepolta in un paesino poco distante, Comitini, paese di minatori, di "carusi", quei bambini nudi che lavoravano fianco a fianco coi padri nelle viscere della terra, per lo zolfo. E morivano, padri e carusi.
Qui, sulle bare un foglio di carta numerato, da uno a dodici. Non hanno nome, erano irriconoscibili.
Submitted by Suddovest on Sun, 25/05/2008 - 10:26
L’Italia altrove e gli altrove in Italia: Cortocircuiti memoriali tra emigrazione e immigrazione clandestina nel racconto Il lungo viaggio di Leonardo Sciascia e nel suo adattamento televisivo per la RAI di Alessandro Blasetti **
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