''Mi siddia. Ora no''.
Quando, anni addietro --alla meta' degli anni '90 -- ero stato incaricato di seguire, per il Videogiornale di Teleacras, un incontro con Vincenzo Consolo al Circolo Empedocleo di Agrigento, fu proprio cosi' che mi disse lo scrittore di 'Nottetempo casa per casa'. Alla richiesta del giornalista inesperto che lo voleva intervistare, come si usa, prima dell'inizio dei lavori, Consolo rispose che
era siddiato. Ed era siddiato, non tanto perché non voleva rilasciare l'intervista, ma perché dopo un suo primo cenno di accordo a farla, ci eravamo piazzati, operatore di ripresa con treppiede, lui ed io, nel corridoio al centro del salone, con tutti i suoi lettori già seduti che ci osservavano, obtorto collo (anche in senso letterale), i quali, pur di ascoltare la sua conferenza, avrebbero atteso la registrazione dell'intervista.
Sarà stato per rispetto dei presenti, che quell'intervista televisiva, fu interrotta, anzi neanche iniziò. Mi disse, proprio così,
''no, mi siddia, ora no: facciamola alla fine''.