Sabato sera siamo andati a trovare Mimmo Galletto nella sua casa a Raffadali. Ci siamo accomodati in cucina, dal balcone si vedeva la strada vuota, ormai buia, dove ogni tanto scivolavano i fari accesi di un'auto. Mimmo è una rara persona che crea spontaneamente, forse inavvertitamente, la scena già incorniciata dentro la quale parla, racconta, recita versi suoi e di altri poeti o di anonimi contadini, ragiona con competenza da filologo sulla rifonetizzazione di un verso raccolto a Sambuca e recitato a Raffadali, ricorda il suo paese com’era e lo racconta com’è. C’è solo da posizionare una piccola videocamera e accenderla, sperando che la ignori, che non chieda di spegnerla.
Per entrare all’interno del progetto poetico di Chiara Catanese occorrerebbe, anzitutto, tentare una ricostruzione culturale e di significato che inerisca i due termini coinvolti nel titolo del nuovo libro. Il testo è stato presentato lo scorso 1 Settembre ad Agrigento nella splendida cornice di Villa San Marco: nel cuore della valle dei templi.
Il termine acqua, sovraccarico di senso per il pubblico agrigentino, sollecita già sulle prime a guardare verso l’orizzonte delle origini. Seguendo Diogene Laertio e la sua Vita e dottrine dei più celebri filosofi ritroviamo l’indicazione di Talete di Mileto identificato come primo pensatore e filosofo. Questi, in contrapposizione ai saperi spuri, o intrisi di elementi mitologici, era risalito all’idea di principio indicando proprio nell’elemento “acqua” la scaturigine della vita e del tutto. “Ogni elemento è umido”: questa sembrava la constatazione che aveva condotto il primo dei filosofi a ritrovare un criterio immanente, perché naturale, per spiegare in modo completo la nascita del nostro mondo. Ma l’acqua non è presente come elemento centrale solamente alle origini della manifestazione del logos filosofico ed anche i primordi della creazione, secondo la tradizione Ebraico – Cristiana, testimoniano molto in tal senso: nei primissimi versetti della Genesi (1,2) leggiamo: “La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”.
Il prossimo 1° settembre la poesia di Chiara Catanese sarà al centro di un incontro pubblico a Villa San Marco ad Agrigento. Verrà presentato un libro dal titolo "Biografia d'acqua", che è la prima raccolta poetica della giovane agrigentina. Chiara Catanese, infatti, è una studentessa di Filosofia dell'Università di Palermo. All'incontro che inizia alle ore 19,00, interverranno Vincenzo Campo, Emanuele Enrico Mariani, Gaspare Agnello e Beniamino Biondi. Ci saranno delle letture di Giusi Carreca. Sarà presente l'autrice.
Perché Biografia d'acqua?
"Perché l’identità è liquida" - sostiene Chiara Catanese - "qualcosa che si evolve passo passo con noi, che scopriamo poco a poco nel corso del cammino della nostra vita. Perché anche la vita è liquida, un mare in cui nuotare al passo delle onde. Perché l’acqua è l’elemento primordiale in cui l’uomo è nato".