DIARIO LINOSANO di Tano Siracusa

In questo documentario di Tano Siracusa, conosciamo alcuni dei 400 abitanti/personaggi della minore delle Isole Pelagie: Linosa. Le riprese sono del dicembre 2013 e dell’aprile 2017. Saranno pubblicati in tutto otto video, sul blog suddovest.it e su Q CODE MAG

Insieme ai personaggi, l’ambiente linosano ci viene mostrato nella sua struggente e vivida realtà. Non è un film. Non è un’inchiesta. E’ un documento su come poche persone riescano a essere una comunità nonostante l’asprezza delle condizioni, la lontananza dalla terraferma, la vicinanza al continente africano. Tutto questo esclude le immagini che ognuno richiama quando pensa al mare d’estate. No. Tano Siracusa ha cercato di consegnare a noi un quadro fedele come una fotografia al reale. Per lasciarci forse l’onere di un giudizio, di un commento, di una reazione. Partecipare o no a questo appello che viene da quanti parlano di fronte alla sua telecamera che dice, sussurra, riecheggia, insieme alle onde sui faraglioni: questo posto è unico, c’è chi lo ama e chi lo odia, ma certo non può lasciare senza parole, indifferenti. 

A Linosa vedere la luce del giorno riflessa sul mare è uno spettacolo. E questo video ci regala l’emozione di essere ‘quasi’ lì a contemplare insieme a Tano la bellezza della vita e della natura, anche se noi fruiamo di questo contenuto registrato tramite le ottiche della sua videocamera, osservando queste immagini sugli schermi nei nostri pc o tv.

Sentendo il suono delle parole e il dialetto dei linosani e gli argomenti delle loro discussioni con Alessandro Ciulla, ci si ricollega al tempo prima di Internet; se si pensa a quei carichi di frutta nuova che arrivava per un anno a carriolate grazie al ministro Taviani, descritti dal signore con il cappello di lana sulla sedia a rotelle, o ai cachi con lo zucchero di cui parla il signore anziano che ci apre casa sua insieme alla consorte e ci mostra le foto di famiglia, ché tanto in famiglia ne stiamo parlando. Se ascoltiamo l’anziano pensionato in strada di notte che rassicura: siamo liberi, nessuno ruba o uccide qua; ci sentiamo linosani. Ci vorremmo sentire linosani, fuori dal caos del traffico cittadino come Giovanni, il pittore bresciano che prima veniva preso per matto e dopo otto anni di permanenza viene interpellato su come si fa a lasciare tutto per sparire e partire.

Poi ci sono i linosani che vorrebbero andar via: Enzo che ha sorella a Roma e fratello a Genova. Le donne di qui un pescatore non lo sposano, vogliono il principe azzurro con la macchina e da fuori, qui, le donne non vengono. Enzo se ne andrà? O resterà come i suoi coetanei che nella casa contadina riescono a fare la ricotta e i formaggi con il latte di una mucca, difficile da mantenere. Qui non c’è il cibo per questi animali. Costa tanto farlo arrivare con la nave. Difficoltà superate con la passione e il lavoro. Ci sono anche una farmacista e una tabaccaia che vedono in modo opposto l’isola. La prima forse è già tornata a Palermo, “la mia casa è lì”; la seconda rimpiange i tempi in cui c’era la forza della gente che riusciva insieme a risolvere questioni con scioperi e manifestazioni.

Le conquiste dei tempi di Aldo Benusiglio, ex partigiano che era stato in galera a San Vittore, ma tanti anni aveva dedicato a Linosa. Oggi c’è rimasta la vedova Lalla che incoraggia e invita a mettere da parte le beghe, le invidie: “la terra è fertile qui si possono fare tante cose” oltre al turismo, si capisce, alla pesca e all’agricoltura.

Un racconto che a tratti fissa in scatti fotografici mixati con immagini in movimento e musiche scorci che sembrano veramente ricchi come dice la vedova Benusiglio. Ma quanti gatti ha la farmacista? E’ Lampedusa all’orizzonte? Così vicina? E le berte? Davvero c’era quel signore che le voleva mettere tutte in gabbia? E veramente c’era uno che uccideva i topi con un morso sulla testa dell’animale o schiacciandoli con le mani? E quando mai abbiamo sentito in tempi recenti uno che prende una fisarmonica e la suona bene, con passione in un bar mentre una bambina balla con la mamma, la gente discorre, sorride, consuma un aperitivo?

C’è tanto altro ancora da vedere in queste otto puntate del Diario linosano di Tano Siracusa. Questa è la prima.. Altri video seguiranno, buona visione.

Suddovest

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