CON MONTI IN CAMPO BERSANI VINCE MEGLIO. A CONDIZIONE CHE... di Giovanni Taglialavoro
Submitted by redazione on Mon, 10/12/2012 - 18:51
Con un centro sinistra a guida Bersani (Vendola) è utile che Monti scenda in campo e dia un po' di linfa elettorale ad un centro repubblicano europeista e antipopulista. La vittoria elettorale di Bersani, direi scontata, rebus sic stantibus, avrebbe tutto da guadagnare dalla presenza di un rassemblement centrista che, anche quando togliesse qualche voto al centrosinistra, farebbe da argine alla destra capeggiata da Berlusconi sottraendole voti e gruppi dirigenti.
In questo modo il profilo di Bersani potrebbe definirsi più di sinistra, e risultare più credibile come coagulo di spinte di equità e di eguaglianza in un contesto di sacrifici da continuare necessariamente a chiedere.
La 'responsabilità' del centrosinistra si concretizzerebbe nel tenere fermo il tetto della casa europea ma riservandosi di modificarne gli spazi interni, la distribuzione delle stanze e delle funzioni in attesa che l'insieme dell'Europa guadagni un'idea di sé più vicina ai fini della coesione oltreché della convergenza, dello sviluppo e del lavoro oltreché del rigore e dei conti in ordine.
Con un centro montiano che potrebbe attestarsi attorno al 12-15% dei voti il centrosinistra potrebbe aspirare anche a superare il 40% se azzecca le liste aprendo alla società civile, ai movimenti e a Renzi.
Vincerebbe le elezioni assumendosi il grave compito di guidare l'Italia in una fase di casse vuote e bisogni crescenti. Con l'idea non di fare meglio quello che in passato si è tentato di fare a destra e a sinistra, ma cambiando proprio l'agenda del governo.
Una difesa rigorosa dei beni comuni ( acqua, territorio, scuola, ricerca, sanità, paesaggio e ambiente) insieme ad una radicale ridefinizione delle forme e dei costi e di selezione dei ceti gestionali; una ridefinizione del welfare che assicuri ai giovani più chance occupazionali e più protezioni ai lavoratori; una rinnovata sobrietà della politica e soprattutto una rivisitazione della forma dello stato.
Su questo punto va proposto al centro montiano un patto costituente che ridisegni la nuova impalcatura dello stato e definisca in costituzione nuovi diritti come per esempio quello dell'accesso a internet e alle piazze virtuali, disciplinando normativamente la lotta alle posizioni dominanti e ai conflitti di interesse.
Insomma il nuovo governo come effetto e causa di un nuovo inizio della storia repubblicana.
In questo modo il profilo di Bersani potrebbe definirsi più di sinistra, e risultare più credibile come coagulo di spinte di equità e di eguaglianza in un contesto di sacrifici da continuare necessariamente a chiedere.
La 'responsabilità' del centrosinistra si concretizzerebbe nel tenere fermo il tetto della casa europea ma riservandosi di modificarne gli spazi interni, la distribuzione delle stanze e delle funzioni in attesa che l'insieme dell'Europa guadagni un'idea di sé più vicina ai fini della coesione oltreché della convergenza, dello sviluppo e del lavoro oltreché del rigore e dei conti in ordine.
Con un centro montiano che potrebbe attestarsi attorno al 12-15% dei voti il centrosinistra potrebbe aspirare anche a superare il 40% se azzecca le liste aprendo alla società civile, ai movimenti e a Renzi.
Vincerebbe le elezioni assumendosi il grave compito di guidare l'Italia in una fase di casse vuote e bisogni crescenti. Con l'idea non di fare meglio quello che in passato si è tentato di fare a destra e a sinistra, ma cambiando proprio l'agenda del governo.
Una difesa rigorosa dei beni comuni ( acqua, territorio, scuola, ricerca, sanità, paesaggio e ambiente) insieme ad una radicale ridefinizione delle forme e dei costi e di selezione dei ceti gestionali; una ridefinizione del welfare che assicuri ai giovani più chance occupazionali e più protezioni ai lavoratori; una rinnovata sobrietà della politica e soprattutto una rivisitazione della forma dello stato.
Su questo punto va proposto al centro montiano un patto costituente che ridisegni la nuova impalcatura dello stato e definisca in costituzione nuovi diritti come per esempio quello dell'accesso a internet e alle piazze virtuali, disciplinando normativamente la lotta alle posizioni dominanti e ai conflitti di interesse.
Insomma il nuovo governo come effetto e causa di un nuovo inizio della storia repubblicana.
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