CARO NINO... di Davide Natale

Caro Nino, L'eliminazione del piano ferrato non genera la demolizione del corpo di fabbrica, che anche io ritengo degno di nota, della stazione centrale e mai ho pensato alla sua eliminazione. Bensì alla possibilità che questo venga utilizzato per altri scopi, e tanti possono essere. Inoltre già oggi parte del piano ferrato è utilizzato come parcheggio auto. Non mi pare che questo abbia modificato in peggio il carico veicolare all'intorno. Si tratta soltanto di ampliarlo on po' ed inserirlo all'interno di un progetto di mobilità urbana. Condivido la tua perplessità ma qualcosa bisogna pur fare per porre in essere misure davvero risolutive che contemplino sia la possibilità di parcamento, e quindi anche di mobilità, che una corretta comprensione complessiva del problema. Ancora una cosa. Il piano ferrato, come quasi ovunque, separa e divide in due le città, creando al proprio intorno zone di alto degrado urbano, a volte di abbandono assoluto. Le auto sono state, sono e ancora chissà per quanto saranno un problema da risolvere. Epperò risolviamolo. Che fare?

Ti abbraccio.
 

 

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