ANNA, TOCCATA E FUGA di Nino Cuffaro
Finita la passerella elettorale siciliana, la brava Anna Finocchiaro torna a Roma. Invero a Roma si era già precipitata il lunedì dello scrutinio elettorale, senza attendere i risultati dello scrutinio regionale. Evidentemente la battaglia regionale era poco interessante. E i Siciliani che avevano creduto al suo impegno? Alla novità della sua presenza? Alla fine di una stagione politica fatta di becero consociativismo e e di gruppi dirigenti autoreferenziali? Mi sento tradito e offeso: come elettore, come siciliano , come parte del popolo di sinistra. Purtroppo ad un certo ceto politico importa poco dei valori che, con grande autorità e competenza, declina dai vari pulpiti. E allora? Una modesta proposta: non sarebbe il caso, come previsto dallo statuto del partito democratico, di ricorrere alle primarie per consentire agli iscritti e ai simpatizzanti di scegliersi una classe politica finalmente rappresentativa? Per le politiche e le regionali si disse che non c'era tempo. E per le amministrative? Per intanto ci sia consentito un sonoro sberleffo, a mo' di liberatoria insolenza, nei confronti dei tromboni del Pd che nascondono dietro il sovrappieno del loro vocabolario il sottovuoto dei loro argomenti e, soprattutto, dei loro comportamenti.