TUTTO PER IL POPOLO NIENTE ATTRAVERSO IL POPOLO? di Giovanni di Girgenti

La passione o, il che è lo stesso, la partecipazione diretta dei cittadini è ancora una variante della politica? Il governo Monti deve salvare l'Italia dal baratro del fallimento finanziario e da un recessione produttiva senza rimedi apparenti. A chi si affida? Alla forza e alla necessità dei numeri. Numeri del bilancio, numeri dello spread, numeri di tagli e di tasse, numeri di farmacie, numeri di tassisti e numeri di parlamentari.

E le passioni? Le passioni stanno esplodendo dietro e contro questi numeri.

Ho l'impressione che l'operazione Monti, da ragionevole e realistica soluzione d'emergenza possa trasformarsi in avventurismo illuministico con conseguenze esiziali per gli equilibri democratici e/o per il progetto di europizzazione dell'Italia.

Ho l'impressione che Monti destabilizzando alcuni e diffusi privilegi e soprattutto assumendo la 'pretesa' di fare rispettare le leggi fiscali possa dare l'avvio per reazione a movimenti eversivi contro i quali non si troverà alla fine né un fronte parlamentare adeguato a reggerne lo scontro, né soggetti sociali che possano dirsi favoriti e, appunto, appassionati' dalle misure fin qui assunte. Insomma si squilibra senza aver preparato le fondamenta del nuovo equilibrio. Il governo avverte il pericolo e smorza le misure: il medico può non deve indicare il farmaco equivalente, il professionista può presentare due preventivi, non più deve, per i tassisti si rinvia la decisione ecc ecc.

Ma il problema non è sopravvivere ma cambiare l'Italia.

E i reali miglioramenti che con le varie misure potranno arrivare ai cittadini sono così marginali rispetto all'acutezza della crisi da fare scommettere facilmente che per essi sarà difficile vedere in un punto qualunque del paese masse di cittadini disposti a scendere in piazza a difenderne il valore.

Una volta nel settecento lo slogan più avanzato fu 'tutto per il popolo niente attraverso il popolo' poi si vide alla Bastiglia come andò a finire.

Senza il coinvolgimento dei cittadini, il loro attivismo e le loro passioni, nella nostra età di reti diffuse e di comunicazione immediata, quello slogan va cambiato: niente sarà per il popolo se non attraverso il popolo.

 

 

 

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