GEOTERMIA IN SICILIA? di Frank Cutjob

Al centro di questa storia c'è l'energia.
Sappiamo quanto siano importanti tutte le fonti di energia in questo periodo.
Che si parli di petrolio o gas, carbone, sole o idrogeno, tutte queste sembrano essere fondamentali affinché le nostre società continuino ad esistere. Abbiamo dimenticato il tempo in cui solamente un fuoco ed una grotta erano sufficienti agli uomini per vivere. Ci serve energia per far funzionare le nostre case, gli uffici ed i mezzi di trasporto.
Dove troveremo la quantità di energia sufficiente per soddisfare i nostri bisogni sempre crescenti? La natura ci ha fin'ora offerto diverse fonti. Molti sostengono che il petrolio, anche detto 'l'oro nero' alla fine si esaurirà. Molte nazioni sono diventate ricche come diretto risultato dei loro giacimenti di petrolio. Molte guerre sono iniziate a causa di questa ragione: uno stato (quasi sempre una super-potenza) vuole conquistare il controllo delle materie prime di un altro stato, occupandolo con qualsiasi mezzo. La ricerca degli scienziati ha cambiato obiettivo e si è concentrata sulle nuove fonti di energia: sole, vento, idrogeno, nucleare, termico.
Due anni fa, rimasi sorpreso dopo un'intervista al professor Franco Barberi, vulcanologo. Lui mi disse che sfruttiamo molto poco la risorsa naturale di energia geotermica. Nel corso dell’intervista mi rese tutto più chiaro con un esempio molto semplice. Mi disse: ''sia in estate sia in inverno l'ideale è mantenere la temperatura delle nostre case attorno ai 20 gradi, e ciò può essere ottenuto attraverso l'uso del flusso di acqua calda che giace sotto Roma. Semplicemente passando dei tubi contenenti quest'acqua nelle nostre case, essenzialmente ricevendo acqua più fresca in estate e più calda in inverno, con ciò si eliminerebbe la necessità di impianti di riscaldamento alimentati a metano o condizionatori elettrici.''
Dobbiamo cambiare tanto nel consumo di energia ed iniziare una nuova era più verde per conservare il nostro stile di vita e soprattutto preservare la vita umana sulla Terra.
Nei giorni successivi all'intervista cominciai a guardare e cercare informazioni su Internet, specialmente sullo sfruttamento dell'energia geotermica in Sicilia che è la mia terra d'origine. Pensai che, dato il fatto che la Sicilia ha il maggior vulcano attivo d'Europa, il monte Etna, forse gli amministratori locali, il governo regionale in particolare (che, se ricordo bene, in quei giorni avrebbe dovuto elaborare il Piano regionale per l'energia 2009/2013) avrebbe potuto avvantaggiarsi di questa soluzione per servire almeno le maggiori città attorno al vulcano come Catania, Taormina, Messina e Siracusa. Non appena il PEARS (Piano regionale per l'energia in Sicilia) venne pubblicato (il 27 marzo 2009) ed io fui in grado di leggerlo, trovai in esso molto poco sull'energia geotermica. Non fui sorpreso dal momento che sapevo che la Sicilia preferisce spendere molti dei suoi fondi per il completamento di progetti iniziati alcuni decenni prima (autostrade, dighe, discariche), o in mega-contratti come il ponte sullo stretto di Messina. E per di più, questo piano, venne subito criticato dagli esponenti regionali di Lega Ambiente, la maggiore associazione ambientalista d'Italia, la quale penso non abbia abbastanza appoggiato questo tipo di energia, preferendo invece spingere verso l'energia solare. Gli esperti della Regione Siciliana hanno escluso molti possibili usi dell'energia geotermica. Anzi il rapporto sconsiglia gli amministratori regionali dall'avvalersi di tale fonte di energia.
Citiamo dalle valutazioni che accompagnano il PEARS: ''Azioni proposte per le fonti rinnovabili e le fonti assimilate alle fonti rinnovabili – Geotermia e miniidraulica. Acque: possibili effetti negativi significativi in termini di quantità della risorsa idrica necessaria agli impianti; problematiche legate allo smaltimento acque corrosive o incrostanti; rischio di contaminazione tra livelli diversi di falde freatiche a causa delle perforazioni del sottosuolo; raffreddamento eccessivo per l’estrazione.’’
 
Recentemente mi è capitato di parlare con un collega giornalista originario di Catania, mi ha detto che non ricorda nessuna iniziativa relativa all'energia geotermica mai presa in considerazione in quell'area della Sicilia, tranne quella di un uomo nella città di Paternò, che ha un fratello vulcanologo. Quest'uomo ricevette una concessione dalla Regione Siciliana per usare il gas di una locale fumarola per ottenere anidride carbonica e fare bevande gassate. Forse mi sbaglio, perché sono piuttosto ignorante riguardo questa materia, ma mi chiedo se la Sicilia sarà mai in grado di ottenere di più dalle proprie risorse naturali in futuro, con ciò contribuendo al bisogno di energia del paese, attraverso più ricerca, studi e analisi.
 
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