QUELLE TRE O QUATTRO COSE CHE HO FATTO A TELEACRAS* di Giovanni Taglialavoro
Submitted by redazione on Thu, 29/07/2010 - 10:47
Inizio a collaborare con Teleacras nel 1983 quando organizzo e conduco la prima non-stop elettorale in occasione delle elezioni politiche di quell’anno. Si intitolava DECIMA ORA, un programma in diretta con Mario Gaziano, che ne fu coautore, ed Egidio Terrana, durato oltre dodici ore consecutive. Io stavo in video a coordinare la raccolta e il commento dei dati elettorali attraverso una rete di collaboratori esterni e di ospiti.
Continuo da esterno a collaborare preparando il documentario I GIORNI DELL’EMERGENZA AD AGRIGENTO in occasione del quarantennale dello sbarco degli Alleati in Sicilia.
Riesco a produrre quattro puntate, di 45-50 minuti ciascuna, che trasmetto tra l’autunno e l’inverno 83-84, facendo seguire ad ogni filmato un dibattito in studio.
Il successo è notevole, tra l’altro tale programma viene acquistato dalla Regione e inviato ai Distretti scolastici della provincia e dalla Provincia per gli Istituti superiori.
Gli editori mi invitano a proporre altri programmi e ad avere un rapporto continuativo con la televisione.
Da quel momento in poi la mia collaborazione diventa costante ed interna.
Organizzo alcune trasmissioni, IO VEDO TELEACRAS, BAR SPORT, conduco un’altra no-stop elettorale in occasione delle elezioni europee del 1984, definisco e avvio un talk-show settimanale DRITTO E ROVESCIO, curato e condotto da me, che si protrarrà fino al febbraio del 1985
Il direttore dell’emittente è ancora Franco Chibbaro e tuttavia sono io a curare tutti i dettagli organizzativi dei programmi suddetti (collaboratori, conduttori, scenografia ecc. ecc.).
Giovanni Moscato conduce IO VEDO TELEACRAS, trasmissione quotidiana da me ideata e coordinata, mentre BAR SPORT ha una conduzione multipla sempre coordinata da me. Contatto gli scenografi, predispongo le sigle ecc.
Alla fine del 1984 Franco Chibbaro, direttore responsabile di Teleacras e della sua testata giornalistica, viene assunto dal Giornale di Sicilia e così si rende disponibile il posto di direttore di Teleacras.
E’ da quel momento che ricevo l’incarico di dirigere, di fatto, l’emittente.
Ogni giorno produciamo due edizioni di VG in diretta e una serie di programmi.
Il direttore responsabile della testata giornalistica resta formalmente Franco Chibbaro, che frequenta la nostra redazione saltuariamente.
Organizzo, da direttore di fatto, tutti i servizi giornalistici: le edizioni del VG e alcune trasmissioni periodiche come OSSERVATORIO SPORTIVO, che conduce Carmelo Sardo, o BAR SPORT condotta da Sardo, prima, e da Luigi Galluzzo, l’anno successivo, mentre direttamente conduco DRITTO E ROVESCIO.
Nel 1985 organizzo un’altra no-stop elettorale, questa volta relativa alle comunali, con collegamenti in diretta multipli e svariati ospiti in studio dalle 14.00 fino all’indomani attorno alle 5 del mattino.
Di tali no-stop ero il solo organizzatore ed ideatore, collaborato per la parte dello spettacolo da Mario Gaziano e nella conduzione da Egidio Terrana.
Organizzo da direttore dell’emittente i turni di lavoro dei collaboratori, le tecniche delle riprese e dei montaggi, il palinsesto, le sigle e i criteri di raccolta della pubblicità, l’efficienza degli apparati e quant’altro risultasse necessario alla conduzione di un’emittente in piena crescita. Non mi curo degli aspetti amministrativi e degli acquisti che restano sotto il controllo dell'Impresem e degli editori.
A metà del 1986 un’altra no-stop elettorale per le Regionali con la solita trasmissione fiume organizzata e condotta sempre da me, dalle sette del mattino fino alle ventidue circa, ininterrottamente. Nel frattempo riesco a mettere su il sistema dei collegamenti diretti con Consigli comunali e provinciali, ma anche con eventi che di volta in volta ritengo meritevoli: per esempio le Sagre del Mandorlo o i Convegni pirandelliani o l’Efebo d’oro ecc.
Tra la primavera e l’autunno di quell’anno avvio due nuove trasmissioni da me ideate e organizzate nei dettagli : La DOMENICA DEL VILLAGGIO e REPORTAGE : per la prima do la conduzione a Luigi Galluzzo, conduco io la seconda.
L’impegno di lavoro diventa asfissiante: tutti i giorni sistematicamente in TV a preparare le due edizioni del VG con una formula sempre più innovativa e con una speaker nuova, Alessandra Salemi, da me selezionata e preparata, e con due giovani giornalisti Carmelo Sardo e Luigi Galluzzo che vanno crescendo sempre di più; ogni settimana la confezione e la presentazione del settimanale REPORTAGE e la preparazione di LA DOMENICA DEL VILLAGGIO che poi seguivo in diretta.
Preparo anche, per l’estate del 1986, un documentario in occasione del ventesimo anniversario della frana di Agrigento (19 luglio 1966) : tale documentario riceverà nel gennaio successivo il primo premio per la sezione televisiva in un concorso nazionale organizzata dalla Amministrazione provinciale di Catania in memoria di Pippo Fava.
Dal dicembre 1986 al maggio 1987 accetto una consulenza propostami da Michele Guardì per la nuova trasmissione di Raiuno intitolata UNOMATTINA per la quale curo una rubrica scrivendone i testi.
Nel maggio del 1987, prima ancora che mi scadesse il contratto di consulenza con la RAI, gli editori di Teleacras, mi proposero di ritornare stabilmente ad Agrigento per riprendere pienamente il mio ruolo e per rilanciare ulteriormente l’emittente.
Accettai la sollecitazione rinunciando ad una carriera nazionale che mi si prospettava, con rammarico di Michele Guardì che su di me puntava molto: lo ha rivelato lo stesso Michele in occasione della presentazione del mio libro PASSAGGIO A SUDOVEST.
Siamo alla vigilia delle elezioni politiche del 1987 e organizzo la ripresa piena della produzione giornalistica e generale dell’emittente.
Per prima cosa avvio un ciclo di incontri negli studi di Teleacras che ancora si trovavano alla Rupe Atenea, con tutti i capilista della Sicilia occidentale: sfilano nei nostri studi Achille Occhetto, Marco Pannella, Claudio Martelli, Calogero Mannino, Carlo Vizzini ed altri, che metto a confronto con un gruppo di cittadini, sempre diversi, in un ciclo di trasmissioni intitolato I LEADER E LA GENTE da me ideato, organizzato e condotto, ciascuna delle quali durava in media un’ora e trenta.
La solita trasmissione non stop di oltre quattordici ore in diretta per lo spoglio dei risultati delle politiche dalle 14.00 alle alle 4.00 del mattino successivo, sempre organizzata e condotta da me.
Dopo l’estate porto a cinque le edizioni del VG e produco altri spazi giornalistici quali OGNIMEZZORA NOTIZIE, sorta di televideo quotidiano, e i settimanali REPORTAGE curato da Luigi Galluzzo, L’ARGOMENTO condotto da Franco Chibbaro, OSSERVATORIO SPORTIVO curato da Carmelo Sardo, VGDOMENICA condotto da Enzo Nocera: si tratta di trasmissioni ideate da me e coordinate da me in tutti i loro aspetti. Il che comportava ogni giorno un lavoro aggiuntivo a quello della pura direzione del VG che peraltro diventava sempre più professionalizzato. Arrivano nuovi collaboratori in redazione: Salvatore Gilotti, Lorenzo Rosso, Angelo Gallo Carrabba. Da sottolineare che riesco a fare collaborare gratuitamente, con il nostro rotocalco REPORTAGE firme quali Attilio Bolzoni, Felice Cavallaro, Gaetano Savatteri.
Mi do da fare per trovare un inserimento di Teleacras in un circuito nazionale. Riesco in tale intento facendo risparmiare decine di milioni all’emittente e qualificandone l’immagine attraverso personali contatti avuti con TIVUITALIA, sindacation con sede a Roma dove mi recherò, alla fine di quell’anno, a firmare il relativo contratto.
Intanto divento anche formalmente direttore responsabile della testata giornalistica di Teleacras nel gennaio del 1988.
Nella primavera di quell’anno due nuovi programmi: MISS GRADENKO condotto dalla cara e indimenticabile Laura Cuffaro, sempre ideato da me e da me proposto a Laura e OCCHIO AL VG, da un’altra mia idea e questa volta condotto da me a giorni alterni dopo il VG delle 20.10 in diretta fino alle 22.00.
Nel frattempo la sede dell’emittente si era trasferita da Rupe Atenea a Monserrato. Oltre alle sopracitate attività giornalistiche e dirigenziali riesco a convincere gli editori ad inquadrare tutto il personale secondo le modalità previste dai contratti nazionali di lavoro: è uno dei miei principali vanti: quello di essere riuscito a dare normalità contrattuale ai giovani tecnici e ai giornalisti di Teleacras, unico esempio in provincia e tra i pochissimi in Sicilia. Studio i contratti di categoria, prendo contatti con la FRT ( l’associazione delle imprese televisive private) e riesco a far accettare Teleacras in FRT e nella qualità di responsabile dell’emittente partecipo a numerose assemblee della Federazione a Roma in via Regina Margherita.
Due nuove trasmissioni periodiche nel frattempo vengono ad arricchire il palinsesto giornalistico: EFFETTI DEL BUONO E DEL CATTIVO GOVERNO condotta da Enzo Nocera e Marilù Calderaro e GLI SPECIALI DEL VENERDI’ curato e condotto da me. Nel frattempo faccio cambiare il marchietto di Teleacras: l’attuale farfalla stilizzata, opera artistica di Laura Cuffaro, è il frutto di una mia iniziativa sollecitata.
Dalla promulgazione della legge Mammì (1990) in poi fino al rilascio della concessione, ho fatto la spola tra Agrigento Roma e Milano per predisporre tutto il necessario per la relativa pratica.
Sul piano della produzione giornalistica gli anni 1989-90-91-92-93-94 e primo semestre del 1995 sono anni di grande impegno e di altrettanto grande soddisfazione: il videogiornale cresce enormemente in prestigio ed autorevolezza: il Corriere della Sera nel 1990 mi dedica una lunga intervista a firma di Maurizio Chierici e la Repubblica mi cita in diversi servizi di Attilio Bolzoni. Nel 1994 un nostro servizio sulla mafia agrigentina, firmato da Carmelo Sardo e Alfredo Conti, riceve il premio nazionale della rivista MILLECANALI e nel febbraio del 1996 dalla stessa rivista il VG viene riconosciuto tra i migliori di Italia.
Vorrei segnalare oltre le ormai note trasmissioni Non stop per le elezioni, gli Speciali preparatori delle elezioni: nel ‘91 ho ideato, curato e condotto un ciclo di trasmissioni intitolato VOTA E FAI VOTARE che ho registrato nella hall dell’hotel Kaos di Agrigento, per le politiche del ‘92 un ciclo di incontri nelle abitazioni dei capilista della Sicilia occidentale intitolato CONVERSAZIONI SULLA SICILIA, per le comunali del ‘93 SOTTO A CHI TOCCA e I DUELLANTI.
Tutto questo si aggiungeva al lavoro di preparazione e direzione del VG che nel frattempo arricchivo di due nuove edizioni alle 19.00 e alle 22.30 e ai nuovi impegni televisivi giornalistici che mi vedono in video tutte le settimane con GLI SPECIALI DEL VENERDI’ (1991), AGORA’ (1992) o tutti i giorni come in LINEANOTTE ( ‘93-94-95).
Mi dimetto da direttore di Teleacras il 30 giugno 1995. La ragione formale delle dimissioni era un nuovo incarico istituzionale, che avevo ricevuto dal Presidente della Provincia Stefano Vivacqua, come consulente per la comunicazione e per le iniziative culturali. In realtà ero consapevole della chiusura di quel ciclo politico culturale che aveva consentito l'eccezionale esperienza giornalistica a e con Teleacras.
Post scriptum
Vorrei ricordare alcuni nomi di collaboratori di quegli anni non citati nelle pagine precedenti.
Sandra Scicolone, oggi docente di Latino e Greco all' Empedocle di Agrigento. Maria Serena Rizzo, oggi archeologa. Nino Di Geronimo, oggi direttore dell'Agenzia delle Entrate in Calabria. Giandomenico Vivacqua. Angelo Gallo Carrabba, oggi vice prefetto. Salvatore Mandracchia. Elvira Terranova, giornalista professionista. Massimo D'Antoni, giornalista professionista. Giancarlo Macaluso, giornalista professionista.
* Tratto da 'Quell'idea di Sudovest' di Giovanni Taglialavoro editore Centro Culturale P.P. Pasolini Agrigento
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