TUTTO PRONTO PER L'ESORDIO DE 'I PROMESSI SPOSI' DI GUARDI' E FLORA

Le prove si sono concluse. L'opera è pronta per andare in scena allo stadio Meazza di Milano il 18 giugno . 'I promessi sposi' di Michele Guardì e Pippo Flora troverà un accoglimento entusiasta.

Per molte ragioni. Innanzitutto per la qualità artistica delle musiche e del testo, per le invenzioni teatrali, le scenografie, i costumi e gli snodi narrativi; e poi per un'altra ragione più di contesto.
L'opera manzoniana ci rassicura. Ci dà, in una fase di smarrimento nazionale e spirituale, come quella che stiamo vivendo, alcune certezze che costituiscono la base della nostra identità come popolo che nessuna iconoclastia o nessuna forza centrifugamente dissacratoria possono mettere in discussione: l'attenzione ai deboli, la critica delle arroganze, la sfiducia negli uomini del potere, la solidarietà dal basso, la carità cristiana. Manzoni è l'Italia possibile in un momento in cui la stessa idea dell'Italia rischia di evaporare.
Allora riproporre 'I promessi sposi' nella forma popolare dell'Opera moderna può soddisfare oltreché il piacere estetico anche il bisogno da molti avvertito di rassicurazioni e di punti di riferimento.
L'appuntamento dunque è a Milano allo stadio di san Siro il 18 giugno e poi in Rai i primi di settembre.