La misteriosa fine di una rock-star
Submitted by Suddovest on Sat, 12/04/2008 - 20:32
[img:1 align=float_left title=none]''Mi odio e voglio morire'' - Se Kurt Cobain non si fosse ucciso? E' da pochi giorni nelle librerie il primo libro italiano ad analizzare la controversa morte del cantante dei Nirvana. L'autore è Francesco Taglialavoro, è edito da "L.E.G." (Libreria Editrice Galileiana) a Padova. Segue un estratto dalla prefazione al libro. ''Tutti nel 1994 abbiamo visto le immagini del cadavere portato fuori dalla lussuosa villa di Seattle, tutti abbiamo in mente Kurt in coma all'ospedale americano di Roma nel marzo di quell'anno, e tutti abbiamo anche una mezza idea di come sia morto; eppure qualcosa non è così chiaro come potrebbe apparire. Il mio intento è di riportare sotto gli occhi di qualcuno una vicenda che altrimenti rischierebbe di finire nel dimenticatoio, come peraltro se fosse definita nei suoi dettagli sarebbe giusto che finisse, ma sono proprio i dettagli in tutto quello che leggerete che fan sì che tutt'oggi se ne parli e se ne possa parlare. Dettagli. Più o meno grandi, più o meno verificabili: ecco cosa veramente manca nella vicenda della morte di Kurt Cobain. Mancano i dettagli, manca tutta una serie di analisi e riferimenti a piccoli ma determinanti dettagli.''
[img:2 align=float_right title=none] L'autore è Francesco Taglialavoro, nato ad Agrigento nel 1981, vive a Padova dove studia Lingue Straniere presso la facoltà di Lettere e Filosofia. Il Gazzettino di Padova dedica un articolo alla presentazione del libro, che riportiamo di seguito. Stasera alle 21 al circolo Arci Banale verrà presentato il libro di Francesco Taglialavoro 'Mi odio e voglio morire'. Kurt Cobain, (pubblicato dalla Libreria Editrice Galileiana) il primo volume italiano a trattare la morte del leader dei Nirvana, band che negli anni '90 sconvolse il mercato musicale mondiale con l'album 'Nevermind'. Taglialavoro, al suo esordio letterario con questa indagine giornalistica, recupera dati, fonti inedite, interviste e fotografie, e porta in Italia nuove e inquietanti ipotesi sulla scomparsa a soli 27 anni di Kurt Cobain. All'incontro al locale Arci saranno presenti l'autore e l'editore. A seguire otto gruppi suoneranno in concerto. Ogni band presenterà una cover dei Nirvana più due brani propri. Gli ospiti musicali sono: Binusheeta, Elettrofandango, Little boy Lost, Charlotte Bean, Flypaper for Freaks, Malvena, Free Monkey's Era e Miss Cigarette. ''Il mio intento spiega Taglialavoro - è di riportare sotto gli occhi di qualcuno una vicenda che altrimenti rischierebbe di finire nel dimenticatoio, come peraltro se fosse definita nei suoi dettagli sarebbe giusto che finisse. Ma sono proprio i dettagli che fan sì che della morte di Cobain se ne parli ancora oggi e che se ne possa parlare''.
[img:2 align=float_right title=none] L'autore è Francesco Taglialavoro, nato ad Agrigento nel 1981, vive a Padova dove studia Lingue Straniere presso la facoltà di Lettere e Filosofia. Il Gazzettino di Padova dedica un articolo alla presentazione del libro, che riportiamo di seguito. Stasera alle 21 al circolo Arci Banale verrà presentato il libro di Francesco Taglialavoro 'Mi odio e voglio morire'. Kurt Cobain, (pubblicato dalla Libreria Editrice Galileiana) il primo volume italiano a trattare la morte del leader dei Nirvana, band che negli anni '90 sconvolse il mercato musicale mondiale con l'album 'Nevermind'. Taglialavoro, al suo esordio letterario con questa indagine giornalistica, recupera dati, fonti inedite, interviste e fotografie, e porta in Italia nuove e inquietanti ipotesi sulla scomparsa a soli 27 anni di Kurt Cobain. All'incontro al locale Arci saranno presenti l'autore e l'editore. A seguire otto gruppi suoneranno in concerto. Ogni band presenterà una cover dei Nirvana più due brani propri. Gli ospiti musicali sono: Binusheeta, Elettrofandango, Little boy Lost, Charlotte Bean, Flypaper for Freaks, Malvena, Free Monkey's Era e Miss Cigarette. ''Il mio intento spiega Taglialavoro - è di riportare sotto gli occhi di qualcuno una vicenda che altrimenti rischierebbe di finire nel dimenticatoio, come peraltro se fosse definita nei suoi dettagli sarebbe giusto che finisse. Ma sono proprio i dettagli che fan sì che della morte di Cobain se ne parli ancora oggi e che se ne possa parlare''.
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