E ADESSO IL PORNO di Alfonso Leto

Caro Giovanni,
ci sono. Colgo appieno il senso del tuo editoriale e il suo significato interlocutorio finale "con quali parole e con quali dinamiche si possono catturare i cuori dei nostri telespettatori ? ...e Berlusconi provi il miracolo di trasformare il Golia di partenza in un fragile Davide", tu chiedi.
Nel diapason emozionale e geneticamente modificato sentire comune del telespettatore medio, drogato e intontito dagli afrori forti che promanano dalle camere da letto del premier  e dei suoi cortigiani, ora c'è un solo punto di avanzamento possibile per soddisfare il povero tele-elettore e alzare il livello di piacere: il PORNO! Si vogliamo la continuazione delle puntate nella loro normale evoluzione pornografica, espressa in tutte le sue categorie da manuale: l'oral, il fetish, l'anal, teens, barely legal...., etc.  Via la censura! Aridatece le scene tagliate, bastardi!!!
Verità! Vogliamo solo verità, per dio! Rivendichiamo il diritto di sapere come scopano i nostri governanti, tutte le posizioni tutte le sequenze erotiche, tutti gli orgasmi (veri o falsi), tutte le defaiances in diretta! Smettiamola con questa solfa che "non ce ne importa nulla dei comportamenti sessuali e vizi privati dei nostri politici e di ogni uomo pubblico. Ipocrisie! Solo ipocrisie da cattocomunisti.  Dimmi -piuttosto- come scopi e ti dirò chi sei.... e forse, se sei stato abbastanza convincente, ti voto alle prossime elezioni. Più meritocrazia anche nella politica.
Ah! il vecchio caro marchese De Sade. Grande profeta della società dello spettacolo erotico! Proviamo a rileggere le sue 120 giornate di Sodoma e capiremo di più di tante trasmissioni tv e di tanti commenti griffati della nostra stampa. Lo ripeto. Ora vogliamo sapere tutto, che il paese affondi! Ditemi piuttosto con quale sentimento di pietà la D'Addario, con il suo corpo da insaziabile,  si sia disposta a dare udienza al vecchio Silvio. Abbiamo diritto di saperlo. O no? E poi dicono che non c'è la censura!
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