NON C'E' DA ALLARMARSI, SONO CASI ECCEZIONALI. O NO? di Giandomenico Vivacqua

A Lampedusa alcuni agenti di polizia, scambiandolo per un extracomunitario, hanno picchiato un signore "mentre camminava a piedi sulla strada pubblica".
L´ avvocatessa del malcapitato ha scritto una lettera indignata ad un giornale, stigmatizzando il comportamento dei tutori dell´ordine: ingiustificabile, perché "il mio assistito ha la carnagione chiara e parla spiccatamente in siciliano, come si è potuto scambiarlo per un extracomunitario?" Lamentando,
inoltre, che nessun rappresentante delle istituzioni si è occupato della vicenda, il legale così ha concluso la missiva: "La Sicilia della gente civile e rispettosa delle leggi, solidale e onesta chiede tutela e rispetto."
Ad Agrigento alcuni cittadini, supponiamo civili e rispettosi delle leggi, hanno insultato per strada un sacerdote, il direttore della Caritas diocesana, colpevole di "aiutare i marocchini", ai quali la sera offre il ristoro di un pasto caldo. E´ opinione di quel comitato di gente solidale e onesta che il prete abbia esposto il quartiere ove ha sede la mensa al rischio di un pericoloso inquinamento.
Questi episodi destano allarme, ma riteniamo che si tratti ancora di casi eccezionali: la stragrande maggioranza dei poliziotti non usa, infatti, violenza su chi ha la carnagione chiara e benché crescente, è ancora abbastanza contenuto il numero dei i preti che dilatano il concetto di "carità cristiana"  fino al punto da includervi anche quegli altri.
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