TAGLIO DEGLI EUCALIPTI. NESSUNA RELAZIONE TECNICA, SOLO 'TIMORI E DENUNCE'

La vicenda del taglio degli eucalipti voluto dall’Amministrazione Comunale è finalmente uscita dal cono d’ombra che ne aveva favorito finora un preoccupante sviluppo. Anche se si continuano a tagliare gli eucalipti ‘a raso’, come è avvenuto a Fontanelle, adesso almeno se ne parla e si è avviata una pubblica discussione. Almeno si sa cosa ne pensano Legambiente e il PD.  
Legambiente approva in tutto e per tutto l’operato dell’assessore Passarello, che ritiene questo taglio degli alberi il modo più appropriato per garantire la sicurezza dei cittadini.
Così, se dopo il taglio dei primi alberi a Bonamorone, riconosciuti ‘da tutelare’ dall’Ente Parco, e a Villaggio Peruzzo,  si poteva pensare che li avesse sulla coscienza anche Legambiente per il suo silenzio, adesso, dopo il recente incontro dei suoi dirigenti con l’assessore, sappiamo che quella coscienza è pienamente tranquilla e soddisfatta.
Il PD invece chiede che venga reso pubblico, se esiste, un supporto tecnico scientifico-adeguato che giustifichi l’intervento e le sue modalità.
Fin dall’inizio ci è sembrato questo il punto centrale, e oggi su questo punto l’assessore ha fatto chiarezza. Sembra infatti chiaro adesso che quel supporto semplicemente non esiste. L’assessore Passarello ha infatti dichiarato che alla base dell’intervento ci sono timori, preoccupazioni e denunce di privati cittadini, un generica richiesta dell’Ente Parco di procedere alla manutenzione del verde pubblico, e la sua personale, ma ferma convinzione che la ‘manutenzione straordinaria e messa in sicurezza del patrimonio arboreo cittadino’ debba  avvenire con il taglio ‘a raso’ degli eucalipti. Di quali? Di quanti? Non è dato sapere.
Nessuna relazione tecnica, quindi, nessun piano che abbia un supporto scientifico che certifichi una minaccia per l’incolumità dei cittadini e che escluda la possibilità di un taglio ‘alto’ degli eucalipti.
Non sappiamo se questo modo di amministrare il verde pubblico, di tutti noi agrigentini, sia lecito. Sicuramente aiuta a capire come Agrigento sia in vetta alle graduatorie delle città meno vivibili d’Italia.
 
 
Teresa Accurso Tagano, Carola Agrò, Pietro Baiamonte, Mimmo Balletti, Totò Basile, Vincenzo Campo, Antonio Contrino, Sergio Criminisi, Nino Cuffaro, Maria Rita D’Alessandro, Franco Fasulo, Nadia Guarneri, Giusi Gugliotta, Lilly Iacono, Alfonso Lentini, Ernesto Melluso, Teresa Messina, Davide Natale, Vittorio Palermo, Marcello Peretti, Lia Rocco, Andrea Salemi, Sandra Sanfilippo, Amelia Sciascia, Giovanni Scribani, Tano Siracusa, Alfonso Spataro, Francesco Taglialavoro, Tiziana Valenti, Totò Vella, Gero Viccica, Peppe Vita
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