"SONO STATO 'SPUTATO FUORI' DAL PD" di Peppe Riccobene
E' importante riuscire a comprendere, sebbene con notevolissimo ritardo, quanto danno abbia subito il processo di consolidamento del PD nella nostra realtà. Il caso Hamel è solo l'ultimo, e probabilmente il più importante, caso di disaffezione cronica e rigetto verso un contenitore buio e deforme, che più buio e più deforme non si può. La mia esperienza è alquanto breve e significativa: quando ho provato ad entrare, nei mesi scorsi, sono stato velocemente "sputato fuori". Non è mia abitudine frequentare posti dove non sono gradito, quindi con molta naturalezza e sempre con il sorriso sulle labbra (che non necessariamente contraddistingue gli stolti...) ne frequenterò altri o, al più, resterò a casa.
E non sono in pochi, taluni anche molto in gamba, i giovani agrigentini che, pur non avendo precedenti significative esperienze, avrebbero voluto accostarsi a questo nuovo soggetto politico. Tutti ugualmente respinti al mittente. Non c'è spazio per chi non sposa il "pensiero dominante", quale che esso sia. Non c'è spazio alcuno per la discussione serena, franca, costruttiva, di alto livello, sui problemi della nostra terra. Per cosa ci sia spazio, poi, lo si è visto. Forse persino troppo. Altro che forza politica libera e autorevole: non ho visto nulla di veramente libero e nulla di veramente autorevole, nulla o quasi che possa stare in competizione per proporsi come classe dirigente alternativa nelle amministrazioni locali. Nulla di nulla, a parte una pronunciata tendenza all'autolesionismo e alle chiacchiere da bar, di livello (in)adeguato, a seconda dei punti di vista.