IL CASO ELUANA E IL NUOVO CREONTE
Submitted by redazione on Mon, 09/02/2009 - 14:47
Se Eluana muore “sarebbe una condanna a morte ed Eluana sarebbe l’unica cittadina su cui è prevalso lo Stato”. Così sui giornali di oggi Berlusconi-Antigone. Dunque è lo stato a minacciare di morte la donna. Come? Un mistero! A noi sembra invece che lo stato, nella forma prima di un tentato decreto, poi in quella di un disegno di legge (e dunque il governo e il parlamento, due organi dello stato), stia tentando, anzi abbia deciso di sottrarre al tutore naturale, il padre, e alle volontà di Eluana, accertate da diversi gradi di giudizio della magistratura, il diritto naturale e costituzionale di disporre del proprio corpo. Altro che Antigone, Berlusconi ricalca le orme del più congeniale Creonte.
Creonte-Berlusconi, dopo aver mostrato assoluta indifferenza rispetto al problema, vedi lettera del signor Englaro del 2004 all'allora presidente del consiglio Berlusconi, e vedi la risposta che Berlusconi ha dato, ( 'è stato fatto tutto a mia insaputa' ) durante la conferenza di fine anno a villa Madama alla domanda se condivideva l'iniziativa di Sacconi che proprio in quei giorni intimidiva le cliniche, con un suo provvedimento, che avessero voluto ospitare l'ultima fase della vita di Eluana, Creonte- Berlusconi dunque, nel pieno dispiegamento della forza dello stato che pretende di intrufolarsi nel dolore di ognuno di noi e di decidere per noi come e quando curarsi, sente il bisogno di sdoppiarsi e di motivare la sua statualità al limite delle regole, dunque il suo potere assoluto, come il gesto di un cittadino che difende gli altri cittadini dallo stato.
Sembrerebbe un delirio e invece è un progetto lucido di rovesciamento della realtà finalizzato all'efficacia della propaganda e della lotta politica.
Antigone semmai è il signor Englaro che vuole dare umana sepoltura alla figlia. Berlusconi nel pretendere di tenere a vista il corpo di una donna, è un Creonte ovviamente truccato, senza il senso del dramma che l'antico re nutriva e che gli faceva vedere quel gesto contro Polinice come necessario per preservare l'efficacia della legge; qui, nel nostro caso, al dramma si sostituisce il calcolo di una scelta finalizzata a tenere in piedi un potere, il suo, che da mezzo per servire il popolo, si trasforma in fine per servire se stesso. Solo ad una condizione Berlusconi potrebbe diventare Antigone: negando la verità alle dichiarazioni del padre di Eluana o validità al principio costituzionale della libera scelta della cura. Ma a questo finora non è arrivato.
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