EUCALIPTI. "ASSESSORE PASSARELLO, SIA PIU' GARBATA E MENO ELUSIVA" lettera aperta di Bellini, Ferraro e Vivacqua

Dispiace leggere la replica dell'assessore Passarello al coordinatore provinciale del PD Emilio Messana, perché sia il tono che il contenuto non ci sembrano quelli che un amministratore dovrebbe usare quando è chiamato dai cittadini a spiegare le ragioni del suo operato. Vi si intuisce una insofferenza alla critica e in definitiva una indisponibilità al confronto che male si accordano con la natura del suo incarico.
Messana, raccogliendo l'istanza di un qualificato gruppo di cittadini, aveva rivolto urbanamente e impersonalmente all'amministrazione comunale (com'è nel suo costume) una legittima domanda: esiste una relazione tecnica qualificata che giustifica il taglio praticamente radicale degli eucalipti? Se esiste, la si mostri ai cittadini. Se non esiste, o esistendo altro prescrive – ad esempio, la sfoltita della chioma con il taglio dei rami più deboli – allora si fermi l'operazione e si trovi il modo di reintegrare il patrimonio arboreo cittadino ingiustificatamente depauperato. Questa semplice domanda purtroppo è stata elusa. Come mai?
Si dice che il taglio degli alberi era stato sollecitato da alcuni cittadini. Si dice che l'Ente Parco aveva chiesto la "messa in sicurezza" degli alberi a bordo strada. Si parla di una "convinzione" dell'assessorato di procedere ad una "manutenzione straordinaria del patrimonio arboreo". Ebbene, nessuna di queste cose di per sé giustifica, a nostro avviso, quello che sta accadendo. Il fatto che alcuni cittadini legittimamente segnalino al Comune alberi ritenuti dannosi non esime l'ente dal fornirsi di un parere tecnico-scientifico che accerti il pericolo e individui il punto di migliore equilibrio tra la sicurezza della circolazione e la sopravvivenza della pianta. La richiesta di una "messa in sicurezza" degli alberi a bordo strada pervenuta dall'Ente Parco, poi, a quali alberi si riferisce tra quelli gia colpiti o che lo saranno in futuro? Anche agli alberi posti all'ingresso del Villaggio Peruzzo? E inoltre, "messa in sicurezza" e "manutenzione straordinaria" sono per caso pietosi eufemismi del linguaggio burocratico che operativamente possono tradursi con la sostanziale eliminazione delle piante? Su tutti questi punti, una relazione agronomica formale e qualificata toglierebbe i legittimi dubbi. Ma invece della relazione, allo stato abbiamo un mero "convincimento dell'assessorato". Non è la stessa cosa, con tutta evidenza. E non è aggredendo Messana sul piano politico o invitandolo ad occuparsi di altro che l'assessore Passarello convincerà i cittadini della giustezza del suo operato.
Infine, con la sua nota, Emilio Messana si è guadagnata anche una sarcastica risposta da Claudia Casa di Legambiente. Ci saremmo aspettati, forse ingenuamente, che gli ambientalisti militanti salutassero con favore il manifestarsi di una corretta sensibilità ecologica al vertice del Partito Democratico, anche per un caso ritenuto (a torto) minore. Così non è stato, incomprensibilmente. "Ben altre" sono le cose di cui dovrebbe occuparsi Messana, viene detto anche da Casa, che aggiunge di non comprendere "le reali motivazioni" del coordinatore del PD. Ma perché Casa pensa che dietro ad un intervento a favore dell'ambiente urbano ci siano motivazioni diverse da quelle palesi? Ritiene forse che gli eucalipti non siano tutti uguali, che solo alcuni meritino di essere difesi (per esempio quelli che si trovavano a lato del Posto di Ristoro), mentre altri no? Per noi, che siamo ambientalisti dilettanti, gli eucalipti, almeno quelli, sono tutti uguali.
 

Agrigento, 7 febbraio 2009
Epifanio Bellini
Mimmo Ferraro
Giandomenico Vivacqua
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