SE... di Vittorio Alessandro
Se per qualche motivo dovessi rimanere a lungo sospeso tra la vita e la morte, vorrei che vi adoperaste per ridarmi la vita, e non un suo ricordo sbiadito.
Se fossero solo le macchine a sostenermi, preferirei che le spegneste, e anche le luci della stanza, e che andaste in trattoria a bere e a mangiare.
Se fossi ridotto a un vegetale, vorrei che nessuno si azzardasse a girare in processione arrogandosi il diritto alla mia sopravvivenza, e che nessun giornalista di seconda serata si stropicciasse le mani con questa vicenda, che riguarderebbe soltanto me e voi.
E se qualche balordo pensasse infine di fermare un'ambulanza che mi deve portare lontano, e di fermare con l'ambulanza le cose della vita, vorrei - per favore – che lo prendeste a calci.