LA MAGIA DI UN SORRISO INASPETTATO di Angelo Cinquemani
Submitted by redazione on Thu, 10/07/2008 - 23:22
La magia di uno sguardo che s’illumina, l’evocazione di un sorriso inaspettato e, ancora, l’ebbrezza di emozioni che si liberano fortissime. L’incanto è compiuto e questo è il senso, il senso di un’amicizia esclusiva e profonda come quella che si realizza puntualmente, udite-udite, tra un uomo ed un asino. Un’asina, è meglio dire, visto che sono le femmine di questo splendido animale ad essere chiamate, come nelle favole, a “parlare” ai grandi ed ai bambini, a creare, con i codici di un linguaggio antico, un magnifico contatto con l’umanità che sa ascoltare, ad essere impiegate, in altri termini e fuor di metafora, nei programmi di “pet-therapy” o, più opportunamente, nelle attività e terapie assistite con gli animali che mirano a migliorare le condizioni di salute dei disabili.
Voi dite che un legame così meriti ancora che se ne parli come se fosse magia? E allora sappiate che questa storia di un’amicizia che si rinnova ha come teatro una piana d’argille ribollenti, la campagna d’Aragona, e “Lucignolo” è il nome del sortilegio che la realizza. “Lucignolo” è proprio il nome di un progetto di onoterapia promosso e realizzato dall’Ufficio Educazione alla Salute dell’Azienda Usl n.1 di Agrigento e che coinvolge circa ottanta pazienti, disabili psico-fisici, bambini e non, in un processo di riabilitazione assistita. Nello specifico si tratta dei giovani utenti degli ambulatori Ausl di Neuropsichiatria Infantile oppure di ospiti delle Comunità Terapeutiche Assistite o dei centri d’accoglienza pubblici e privati o, ancora, di classi con studenti portatori di handicap iscritti nelle scuole dell’agrigentino. Il progetto è già attivo da alcune settimane e, con l’ausilio delle asinelle ragusane appartenenti all’azienda “Ginevra Fanara” di Aragona, propone una duplice gamma d’intervento: le “attività assistite” propriamente dette, da un lato, e le “terapie assistite” dall’altro. Le prime, prive di obiettivi specifici, offrono opportunità di benefici a livello educativo, motivazionale e ricreativo contribuendo a migliorare la qualità della vita del singolo o del gruppo attraverso la relazione con un team animale domestico-conduttore appositamente formato. Le “terapie assistite”, invece, perseguendo obiettivi specifici attraverso un gruppo di lavoro composto da una equipe multidisciplinare, di cui il centro è rappresentato proprio dal team animale-conduttore-persona, realizzano interventi mirati e prevedono continue azioni di verifica dei risultati conseguiti. Entrambe le tipologie d’azione rendono concreta l’”alleanza terapeutica” tra uomo ed animale e si svolgono sotto la supervisione della figura, centrale, del veterinario comportamentista e la mediazione essenziale dell’onopartner. Offrono, peraltro, la possibilità di immergersi nell’ambiente in cui si realizzano assaporandone gli odori, i colori, le fragranze ed innescando quindi ulteriori processi di esperienza e conoscenza.
Voi dite che un legame così meriti ancora che se ne parli come se fosse magia? E allora sappiate che questa storia di un’amicizia che si rinnova ha come teatro una piana d’argille ribollenti, la campagna d’Aragona, e “Lucignolo” è il nome del sortilegio che la realizza. “Lucignolo” è proprio il nome di un progetto di onoterapia promosso e realizzato dall’Ufficio Educazione alla Salute dell’Azienda Usl n.1 di Agrigento e che coinvolge circa ottanta pazienti, disabili psico-fisici, bambini e non, in un processo di riabilitazione assistita. Nello specifico si tratta dei giovani utenti degli ambulatori Ausl di Neuropsichiatria Infantile oppure di ospiti delle Comunità Terapeutiche Assistite o dei centri d’accoglienza pubblici e privati o, ancora, di classi con studenti portatori di handicap iscritti nelle scuole dell’agrigentino. Il progetto è già attivo da alcune settimane e, con l’ausilio delle asinelle ragusane appartenenti all’azienda “Ginevra Fanara” di Aragona, propone una duplice gamma d’intervento: le “attività assistite” propriamente dette, da un lato, e le “terapie assistite” dall’altro. Le prime, prive di obiettivi specifici, offrono opportunità di benefici a livello educativo, motivazionale e ricreativo contribuendo a migliorare la qualità della vita del singolo o del gruppo attraverso la relazione con un team animale domestico-conduttore appositamente formato. Le “terapie assistite”, invece, perseguendo obiettivi specifici attraverso un gruppo di lavoro composto da una equipe multidisciplinare, di cui il centro è rappresentato proprio dal team animale-conduttore-persona, realizzano interventi mirati e prevedono continue azioni di verifica dei risultati conseguiti. Entrambe le tipologie d’azione rendono concreta l’”alleanza terapeutica” tra uomo ed animale e si svolgono sotto la supervisione della figura, centrale, del veterinario comportamentista e la mediazione essenziale dell’onopartner. Offrono, peraltro, la possibilità di immergersi nell’ambiente in cui si realizzano assaporandone gli odori, i colori, le fragranze ed innescando quindi ulteriori processi di esperienza e conoscenza.
<<Il programma di onoterapia “Lucignolo” - afferma il direttore del Distretto Sanitario di Agrigento dott. Salvatore Castellano - costituisce un validissimo apporto, un prezioso ausilio alle terapie e cure tradizionali consentendo di ottenere risultati spesso sorprendenti. Migliorie e progressi che interessano varie aree come quella fisico-riabilitativa, cognitiva, psico-sociale, di rieducazione del linguaggio, ma anche ludico-ricreativa ed educativo-didattica>>. Il perché della scelta delle asinelle è spiegato dal responsabile del progetto “Lucignolo”, il dott. Domenico Alaimo dell’Ufficio Educazione alla Salute dell’Azienda Usl n.1 di Agrigento: << gli asini, ed in particolare le femmine, sono animali curiosi, pazienti e coraggiosi. Nella capacità di evocare ricordi d’infanzia o immagini favolesche, finiscono con l’ispirare una naturale fiducia che li deputa a divenire i prediletti “compagni di viaggio” per l’uomo. Le loro caratteristiche fisiche e comportamentali, ossia la taglia ridotta, il morbido pelo da accarezzare, la lentezza e monotonia dei movimenti e, ovviamente, la naturale mitezza, sono vere e proprie risorse non solo nella riabilitazione dell’handicap ma anche nel superamento di problemi relazionali e di socializzazione. Le femmine, in più, producono il loro gustosissimo latte conosciuto sin dall’antichità e che risulta particolarmente utile ai soggetti intolleranti al latte vaccino>>. Il dott. Alaimo tiene anche a sottolineare l’assoluta centralità del benessere animale per la buona riuscita del progetto. <<Più gli asinelli sono rispettati, maggiore è la quantità e la qualità di sensazioni che riescono a trasmettere. Non dimentichiamo che si tratta di veri e propri compagni di viaggio, autentici amici che, in quanto tali, non si sfruttano, non si dominano, possibilmente non si “cavalcano”>>.
E’ bene evidenziare che il progetto “Lucignolo” rappresenta il frutto della operosa cooperazione di diversi enti ed istituzioni. Infatti, in sinergia con l’Azienda Usl n.1 di Agrigento e le sue diverse articolazioni, ossia il Dipartimento di Prevenzione Distretto Sanitario, le Comunità Terapeutiche Assistite, i consultori ed il Centro di Salute Mentale, operano l’Unità Operativa 100 di Aragona dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste, l’Associazione ANFFAS di Favara, l’associazione per ragazzi istituzionalizzati “La Coccinella” di Aragona e le associazioni agrigentine “Casa della Speranza Mons. Ginex”, “Le Ali” ed “Alzheimer”e, in ultimo, la comunità di disabili del Comune di S.Elisabetta.
Il progetto di onoterapia “Lucignolo” rappresenta dunque uno strumento di straordinaria utilità sia sotto profilo educativo e formativo sia per quanto riguarda i processi della riabilitazione, una risorsa in più che arricchisce la gamma delle prestazioni socio-sanitarie esistenti sul territorio agrigentino rilanciando il ruolo di una sanità più efficiente e vicina ai bisogni delle persone.
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