L'EVOLUZIONE SCIENTIFICA NEL DIBATTITO SOCIO-CULTURALE di Enza Ciraolo

Scienza è sinonimo di conoscenza, e in quanto tale sta a fondamento di quei dibattiti etici, religiosi e sociali di cui l’uomo è il vero protagonista.  Da sempre la conoscenza umana non ha mai posto un limite al suo evolversi, giacché favorisce l’elevazione sociale e culturale dell’uomo, ma negli ultimi tempi è nato il cosiddetto “dibattito etico-filosofico” che mostra le sue perplessità riguardo i modi della sua fruizione poiché denuncia quei valori per i quali l’uomo è definito tale.  In tale dibattito si è notato che, credenti o no, tutti hanno una reale paura delle “presunte” subordinazioni dei valori umani alla logica scientifica; e l’utilizzo del termine “presunte” non è arbitrario dato lo scopo puramente esplicativo che evidenzia opportunamente la schiera degli scienziati a favore o no delle tecniche utilizzate nella ricerca. La presa di coscienza del metodo critico, ovvero quel metodo che soppesava un evento in ogni suo manifestarsi, è basilare per il fiorire di un sano confronto ideologico-scientifico, in cui ricerca e criteri etici stridono il più delle volte a causa anche di un credo religioso che cerca di imporre il suo “modus cogendi” come assoluto e non opinabile.  Riguardo all’uso delle cellule staminali, un teologo ha esplicitamente espresso che l’uomo è un “individuo raziocinante” e dunque è naturale fare un’osservazione tecnico-scientifica; nei primi 14 giorni, l’embrione, che è privo di ogni forma di raziocinità, è di fatto divisibile perché privo di un sistema nervoso. Tuttavia tra divagazioni teologiche e polemiche, un’affermazione del genere da parte di un teologo è un’eccezionale verità dato che la Chiesa ha da sempre assunto una posizione pregiudiziale ad ogni sorta di dibattito etico. Che ci sia un’apertura mentale da parte di tutti coloro che si sono sempre designati come esempi di moralità?  Di certo bisogna riconoscere che la disponibilità di tecniche ha offerto all’umanità un numero impareggiabile di opportunità rispetto al passato, migliorando la qualità della vita, ma è pur vero, che questo tecniche, come il nucleare, possono divenire mezzo di ricatto a livello politico che i paesi potrebbero utilizzare per attuare dei regimi totalitari su scala mondiale. Ecco allora che la ricerca si trova ad un bivio: continuare il suo percorso evolutivo o fermarsi di fronte a paure che possono spesso diventare realtà?  La realtà è unica, la conoscenza non può arrestarsi e con essa il dibattito socio-culturale che ne deriva.   

Enza Ciraolo, V sez. G. Liceo Scientifico Statale “Leonardo” Agrigento a. s.  2007/08    

Enza è nata a Palermo il 4 Aprile 1989 e vive a Grotte (AG) con la famiglia. Ama leggere specialmente i classici russi e francesi e ascolta musica anche classica.  Predilige i film di ambientazione storica come Braveheart  ma non va matta per Internet.

 

categorie: