GIOVANI SICILIANI: DIFENDIAMO I VALORI DI FALCONE di Giandomenico Vivacqua

[img:1 align=left title=none] Facevo il militare a Palermo, quando veniva assassinato il giudice Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, e per il fatto di indossare una divisa, di appartenere all'Esercito di uno Stato libero e democratico, mi sentivo pronto a qualunque impegno pur di liberare la nostra terra dalla prepotenza e dalla violenza della mafia.
Sono passati sedici anni e ai ragazzi che non hanno memoria diretta di quei fatti e di quei giorni terribili voglio dire di non perdere mai la mitezza e la tenerezza, ma di tenersi sempre pronti a difendere con serietà e coraggio i valori per cui ha combattuto fino sacrificio Giovanni Falcone.
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