FRAMMENTI DI UNA GENERAZIONE CURIOSA di Roberta Schembri*

Da questo luogo si parte. In questo luogo si arriva. Un’evidenza predicabile di ogni punto geografico sulla faccia della terra assume oggi, ad Agrigento, un carattere paradossale: ad arrivare è il surplus demografico (così si esprimono i sociologi) delle società proletarie del sud del mondo, uomini e donne che a mettersi per terra e per mare nulla hanno da perdere, fuorché la vita; a partire è la riserva strategica di una società sterile, dissipatrice di giovani vite, fondata sui sussidi e gli assegni di quiescenza. L’umanità che arriva sosta per un tempo vuoto, e quasi sempre riparte. L’umanità che parte, va in cerca di una pienezza di vita, e raramente ritorna. Gli uni e gli altri hanno storie da raccontare: infelici odissee, giornali di bordo, diari sentimentali, ragguagli di sé stessi, notizie di naufragi, bollettini di guerra, parole soffiate contro il cielo, frecce contro la noia, stratagemmi contro la solitudine, formule apotropaiche, anatemi e benedizioni. Suddovest, di queste voci, vuole essere un archivio: memoria per il futuro, se futuro sarà. G.V.

Diario di un millennio bambino

19 febbraio

Frozen è uscito nel 2013 e ancora siamo pieni di Else. A Natale, Carnevale, compleanni e su tutta l'oggettistica che si possa immaginare. Un fenomeno senza precedenti. Ma perché?

Elsa e sua sorella Anna sono ormai le regine popolarmente indiscusse, almeno per le bambine 4-8 anni. Per TUTTE le bambine.

Tra le due sorelle, ovviamente, vince Elsa: non solo è più graziosa, non solo è più bionda del biondo, ma ha pure i poteri magici, e sono poteri belli cazzuti. Ma lei è tutta cazzuta: non le frega di stare da sola, non le piace nessun principe, non sogna il matrimonio, il suo castello -sai che c'è?: "Me lo tiro su da sola, e per giunta lontano da ogni rompiballe, parentado compreso". Si veste e pettina come meglio le corrisponde, perché lei è come nessun altro, e se la gente non lo capisce...che si arrangi al freddo del non saperla comprendere. Canta a squarciagola: "D'ora in poi troverò la mia vera identità, il mio potere si diffonde intorno a me, il mio pensiero cristallizza la realtà, il resto è storia che passa e se ne va".
Elsa si ritroverà a superare la sua paura di amare, non solo la sorella, ma anche le sue parti più oscure, esaltando i suoi lati negativi che diventeranno il punto forza di un intero regno.
Elsa è una guida per ogni bambina, perché nutre la costruzione di un'identità forte. 
E noi mamme, d'altra parte, continuiamo a comprare zainetti di Frozen, lenzuola di Frozen, borracce di Frozen mica solo per le figlie.

9 marzo

Il fatto è che se uno scrive a mano, tipo, boh, che ne so, "Girovagavo", proprio così, in maiuscolo, ma corsivo, e lo fa abbastanza lentamente, quel girovagare lo vede proprio: nel movimento, nel suono del pugno che striscia sul foglio, nel roteare dietro alla G che è quasi un otto infinito e incompleto. E già tutto questo è un viaggio.I tasti invece sono tutti uguali. E niente, non sono una donna pratica, questo è sicuro.

19 marzo

In un allegro e spensierato dopo cena aziendale, ci ritroviamo tutti e sei sbronzarelli in uno di quei locali dove l'insegna piano-bar rimanda sorniona a uno scantinato a luci rosse. Quello che ho capito stanotte è che gli uomini dei night hanno una sola regola: non chiedersi mai il perché. Trovare a ritroso il filo perso non è più una possibilità.

Gli uomini dei night non cercano di assegnare colpe, non vogliono altri tormenti. Galleggiano in correnti di malinconia bluastra, giocano per ore coi bordi dei bicchieri, sono i re decaduti su poltrone di seconda scelta.

Gli uomini dei night hanno tutti la stessa storia scritta in faccia. Guardano le donne, sì, ma più spesso si guardano il petto, e non sanno neppure perché quella gabbia che gli stringe il cuore, ad ogni lavaggio di sesso pavido debba restringersi inesorabile ogni volta di più.

21 marzo

Ad un corso sull'alimentazione, ieri ci si chiedeva quali fossero gli opinion leader nella vita delle persone. Di chi ci fidiamo, insomma, in mezzo a tonnellate di informazioni, a chi spontaneamente diamo fiducia, a parte Google e Wikipedia. Mica solo circa i consigli a tavola.

Alla parrucchiera, ha risposto qualcuno. All'estetista. A chi entra nella nostra sfera intima, insomma. A chi intuiamo che di noi gliene importi effettivamente qualcosa.

È lì che ti rendi conto che gira e rigira, possiamo chiuderci quanto vogliamo, possiamo isolarci nella nostra zona di conforto e rispondere autisticamente Benegrazie ai Comestai, ma resta il fatto che nasciamo dalla relazione, e di relazioni ci nutriamo. Gli altri contano, contano sempre. "Fregatene degli altri" non è un suggerimento concepito dai bambini, neppure dagli adolescenti: ciononostante ci illudiamo di poter alzare le spalle al resto del mondo solo perché stiamo invecchiando. Di tirare dritto. 
Ma, che ci piaccia o no, siamo ammatassati insieme, non ti puoi tagliare via. Non serve capire cosa cucinare oggi per campare meno ossidati, e soffrire di solitudine per 140 anni come obiettivo biologico, mangiando gallette integrali. 
Forse dovremmo puntare al km zero delle relazioni, non dell'agricoltura. Ma facciamo pure al "metro zero", che così tanto ci spaventa, piuttosto che fissarci sull'insalatina alcalinizzante che manco lei, servita da sola, trova alcun senso d'esistere.

*Roberta Schembri, nata e cresciuta ad Agrigento, oggi vive a Trieste.